L'EVANGELO COME MI E' STATO
RIVELATO
di
MARIA VALTORTA
in sintesi
RIVELATO
di
MARIA VALTORTA
in sintesi
Maria Valtorta era una mistica, vissuta dal 1897 al 1961. Riferiva di aver avuto molte visioni - soprattutto dal 1944 al 1947 - della vita di Gesù - che la definiva "il mio piccolo Giovanni" poiché la incaricava di preparare l’umanità alla fine del mondo - oltre a messaggi, anche della Madonna e ne fece il resoconto nel libro L’Evangelo come mi è stato rivelato.
Il 24 settembre 1943 Gesù disse alla Valtorta che "i Cieli fremono per il pianto del Redentore che vede la rovina dei due terzi del mondo dei cristiani. E dire i due terzi è ancora poco." (da I quaderni del 1943 nel sito suddetto).
Sarà bene allora non illuderci di salvarci semplicemente perché non abbiamo ucciso né derubato nessuno e perdere meno tempo con i passatempi e un po’ di più col legggere il vangelo, magari cominciando da questa pagina che ci ricorda i dieci comandamenti come li spiegò Gesù. E più in là, leggere anche le altre pagine.
119 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Io sono il Signore Dio tuo". Gesù battezza come Giovanni.
“Io sono il Signore Dio tuo” significa che Dio può dare e togliere tutto. L’ospite che non puoi cacciare, amico se sei buono, re irato se sei cattivo. Ci trae dall’Egitto, verso la terra promessa, che è l’eternità con Dio.
Chi prega soltanto con la bocca è un traditore.
Gli apostoli dovranno liberare il cuore dalla triplice fame da cui nascono tutti i vizi e solo allora potranno fare i miracoli.
Come Giovanni, dire: “Siamo deboli e peccatori. Aiutaci con la tua forza e il tuo perdono ogni giorno”.
Parla, poi, di un uomo che aveva ucciso madre e fratello per poter dissipare l’eredità con le donne e ora è ossessionato dal rimorso e maledice le donne.
Gesù, però, gli dice: “Non maledire, poiché io non ti maledico. Quand’anche tu avessi ucciso Dio, potresti essere perdonato. Devi solo pentirti e fare penitenza per il resto della tua vita.”
120 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non ti farai degli dei nel mio cospetto".
L’uomo dovrebbe ricordare di essere sempre al cospetto di Dio anche nel luogo più nascosto, e che si sentirà sereno e felice e sarà premiato se si comporta bene, e castigato se si comporta male.
Non avrai altri dei al mio cospetto. Essi sono gli altari eretti alla donna, all’oro, al potere, alla scienza, ai successi militari, all’uomo potente – solo superiore in prepotenza o fortuna, - oppure a sé stesso.
Le preghiere degli idolatri sono le menzogne per adulare, possedere, corrompere.
Dio è forte e geloso.
Forte: può impedire al diavolo di tentare e all’uomo di superare certi limiti nel male.
Geloso: nel senso, però, che agisce per amore dei suoi figli, che li vuole con Lui, per il loro bene.
Fare del proprio cuore – e non del tempio di pietra – la dimora di Dio.
Dio fa misericordia fino alla millesima generazione di coloro che lo amano.
121 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non proferire invano il mio Nome". La visita di Mannaen.
Non si tratta solo di non bestemmiare ma anche di non rendersi indegni di nominare il Suo nome con opere che a Dio non piacciono, gli idoli nel segreto dei cuori, l’ipocrita lode di Dio, il voler – negli Ebrei - considerare sacrilegio l’avvicinarsi a Dio dei popoli pagani (come se non fossero anch’essi figli creati da Dio) e al tempo stesso offrire al Tempio quanto avanza dal ptoprio godimento, e il nominare Dio purissimo con un’anima che è un vermicaio di colpe.
Dio si volta con disgusto quando è nominato da un ipocrita o da un impenitente.
Ciò non deve essere inteso nel senso che i peccatori non debbano nominare Dio, ma che lo invochino sinceramente per essere perdonati e liberati dal male e dal Seduttore. Se Eva avesse invocato Dio, Satana sarebbe fuggito.
Non bugiarde preghiere e consuetudinarie pratiche, ma col cuore, col pensiero, con gli atti, con tutto voi stessi dite quel Nome: Dio, per non essere soli, per essere sostenuti e perdonati.
Non è nominare Dio invano quando ogni minuto del vostro giorno e ogni vostro bisogno, dolore, onesta azione, tentazione vi riporta sulle labbra la filiale parola d’amore: “Vieni, Dio mio!”
Un erodiano è venuto a sentire Gesù. Pietro gli ha detto che non hanno un letto per lui, ma Gesù gli offre il proprio, pronto a dormire accanto al suo cavallo. Quell’uomo si dichiara indegno di dormire nel letto di Gesù e accetta solo di mangiare e di dormire poi lui stesso accanto al suo cavallo.
122 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Onora il padre e la madre." Guarigione di un ebete.
Un ritardato mentale viene guarito dopo che ha detto più volte il nome di Gesù, il Quale poi afferma che è guarito per volontà del Padre ma che anche pronunciare il Suo nome con vera fede guarisce il corpo e l’anima.
Gesù afferma che nelle malattie fisiche c’è di mezzo il diavolo che, attraverso la sofferenza, vuole portare l’uomo prima alla ribellione e poi alla disperazione.
Lo stesso avviene nelle malattie morali e spirituali per portare alla dannazione. Dio ha creato l’uomo sano e perfetto. Siamo tutti fratelli ma spesso c’è odio pure tra i fratelli del medesimo sangue.
L’amore si prova con i fatti, non con le parole. Bisogna imparare fin dalla prima età il rispetto per la famiglia. Non può durare una famiglia se non c’è ubbidienza, rispetto, economia, buona volontà, operosità, amore.
Si dovrebbe dire “Dio ti benedica” e “grazie” a chi si affatica per darci il pane, veglia sul nostro sonno, ci prepara alla scuola e alla vita. E’ stolto farsi amici degli estranei e chiudere il cuore al padre e alla madre.
Il martirio di un genitore calpestato sarà premiato da Dio, ma non sarà dimenticato neanche l’atto del figlio torturatore.
Chi ferisce l’amore più santo dopo quello verso Dio, ha già in sé il pervertimento sociale perché da un cattivo figlio viene il perfido sposo, il futuro ladro, il truce e violento assassino, il freddo strozzino, il libertino seduttore, il gaudente cinico, il traditore della patria, degli amici, dei figli, della sposa, di tutti.
C’è, però, maledizione anche per il cattivo genitore: fate in modo che i figli non vi possano criticare e copiare nel male.
Siate pace, misericordia e conforto per i figli affinché essi scelgano per consorte chi ha una virtù verace come la vedono nei genitori.
Poi Gesù promette a una madre piangente la conversione di suo figlio ribelle, lussurioso e malato di cuore e che il padre voleva cacciare di casa.
(Riguardo alle malattie, sarebbe utile che le persone sapessero che esistono altre scuole mediche.
Alcune di esse – l’igienismo, la macrobiotica, l’omeopatia e il life120 - appaiono più razionali poiché combattono le cause delle malattie, anziché i sintomi – e, secondo i professionisti che le esercitano, in numerosi casi si rivelano più capaci di guarire delle terapie usuali, quantunque non siano riconosciute da troppi Stati.
L’omeopatia, in particolare, utilizza medicinali propri, in piccolissime dosi che difficilmente possono intossicare.
Per saperne di più, visitare http://igienismo2013.blogspot.it).
123 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non fornicare". L’affronto di cinque notabili.
“Non guardate intorno cercando di leggere negli occhi del vicino la parola “lussurioso”. Abbiate carità reciproca”.
Quale fra voi non ha messo i denti in questo pane di cenere e sterco che è la soddisfazione sessuale? Ed è lussuria solo quella che vi spinge per un’ora fra le braccia meretrici? Non è lussuria anche il profanato connubio con la sposa, profanato perché è vizio legalizzato essendo reciproca soddisfazione del senso, evadendo alle conseguenze dello stesso? Matrimonio vuol dire procreazione, e l’atto vuol dire e deve essere fecondazione. Senza ciò è immoralità.
E’ fornicazione molta parte delle azioni carnali dell’uomo. Essa lascia nausea e disprezzo di sé e del compagno.
E non contemplo nemmeno quelle inconcepibili unioni da incubo tra uomini o con bestie.
Peggio ancora per la prostituzione: Il corpo umano è un magnifico tempio che racchiude un altare. Sull’altare dovrebbe essere Dio, ma Dio non è dove è corruzione. Perciò il corpo dell’impuro ha l’altare sconsacrato e senza Dio.
Pentiti, figlia di Dio. Il pentimento rinnova, purifica. Nemmeno tuo padre può più perdonarti? Ma Dio può. La bontà di Dio non ha paragone con la bontà umana. Sapesti martirizzare il tuo cuore per far godere la carne. Ora sappi martirizzare la carne per dare un’eterna pace al tuo cuore.
Molti vanno via verso il paese, ma un gruppo di uomini resta a parlottare in un angolo. Alcuni sono accusatori di Gesù, altri Lo difendono.
I primi si rivolgono a Pietro con arroganza ma lui se ne va. Poi essi dicono che il loro Maestro si disonora lasciandosi seguire da una prostituta, la donna velata che è l’amante fuggita da Sciammai. Giuda di Alfeo risponde loro che si disonora chi disonora l’innocente e che i malvagi che vivono nelle tenebre scambiano per un rettile il ramo fiorito, odiano l’uomo integro e sfogano il loro malanimo senza pensare che così si tradiscono.
Allora essi se ne vanno, senza ribattere.
I discepoli lo riferiscono a Gesù che li ringrazia della difesa, ma aggiunge che è meglio subire una critica pur di salvare un’anima.
124 La "velata" viene ospitata nella casetta dell’Acqua Speciosa.
Gli apostoli stanno dentro la casetta, tossendo e lacrimando perché il vento respinge dentro il fumo.
Pietro si affaccia alla porta per prevedere che tempo farà e così vede la solita donna velata.
Allora, si domandano tra loro per quale motivo stia sempre nei loro paraggi.
Alla fine chiedono a Gesù di chi si tratta; e Lui risponde che è un’anima, meno curiosa di quella dei Suoi amici, che va e viene senza guardare né parlare.
Pietro afferma di averla vista in un casottino di legno sprofondato in un fosso, vicino al fiume, che rischia di morire nell’acqua e di averla invitata a lasciarsi ospitare da loro ma lei ha rifiutato.
Gesù lascia agli apostoli di decidere se accoglierla o no poiché ne potrebbero seguire delle dicerie.
Infine decidono di ospitarla in uno stanzone libero solo per il primo giorno e di segnalarla a un fattore affinché le metta a disposizione una stalla per l’avvenire.
Pietro e altri due apostoli anziani sono mandati a invitarla presso di loro e a portarle intanto del pane e della verdura poiché con quel maltempo la donna non avrà possibilità di andare a fare acquisti.
Gesù ordina che nessuno si rechi in quello stanzone per nessun motivo; poi osserva che hanno trovato l’occasione di fare del bene nonostante la pioggia e che ciò aiuterà quell’anima ad avvicinarsi a Dio, a differenza delle parole di tanti maestri che distruggono i loro insegnamenti con le loro azioni: chi ama, salva sé stesso e gli altri.
Pietro, che ha fatto in tempo a rientrare per sentire questo discorso, riferisce che quella donna ha benedetto il Salvatore e chi Lo ha mandato, ha voluto baciargli i piedi e intanto piangeva.
125 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Santifica la festa". Guarigione di un bambino dalle gambe fratturate.
Una madre presenta a Gesù un bambino con le gambe fratturate. I medici hanno detto che non possono fare nulla perché la frattura è vicina alla spina dorsale e ora il bimbo soffre molto e sta sempre sdraiato su una tavola. Gesù lo invita ad andare da Lui. La madre però obietta che il bimbo non può perché avrebbe troppo dolore, così hanno detto i medici.
Gesù le risponde che Lui è Lui e, infatti, prende il bambino sulle sue braccia senza causargli sofferenza. Poi comincia a predicare.
La festa si santifica sospendendo il lavoro onesto e riparando i peccati della settimana con la riflessione, stando con la famiglia, i figli e visitando i genitori.
L’onestà del lavoro rientra nell’amore del prossimo. L’onesto non ruba nel commercio, non defrauda la mercede all’operaio, non lo sfrutta in maniera colpevole, ricordando che è carne viva come lui e non una pietra che si può calpestare senza colpa.
A sua volta il furto è un tradimento del prossimo.
Bisogna cambiare il proprio modo di pensare, scrutare sé stesso e proporre di migliorarsi la prossima settimana, altrimenti l’ossequio esteriore al comandamento festivo è solo un simulacro, specialmente se usato nel vizio, nella lussuria, nella crapula o nel pensare come sfruttare o nuocere al prossimo la prossima settimana.
Voi domandate: “E se poi si cade di nuovo in peccato?”
E’ come se un bambino non volesse più tentare di camminare semplicemente perché è caduto. Come voi baciate un bambino caduto, così Dio bacia l’uomo che cade e gli dice: “Non piangere. Io ti rialzo. Stai più attento un’altra volta.”
Bisogna avere fiducia in Dio come ne ha avuta quel bambino, che ora è invitato da Gesù a tornare con le proprie gambe guarite dalla madre e a dirle che il Messia la benedice.
126 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non ammazzare". Morte di Doras.
L’omicida non offende solo l’uomo ma anche Dio, poiché quegli è suo figlio. E non importa se è un uomo libero o uno schiavo, perché queste erano imperfezioni presenti nell’antica legge. Davanti alla Maestà di Dio è polvere anche il più potente monarca della Terra.
Può succedere di uccidere senza averne l’intenzione. Influisce sulla gravità della colpa anche in quale luogo si colpisce, ad esempio a casa della vittima o attirandola con l’inganno nella propria.
In questo caso c’è anche premeditazione e malizia, ferocia e violenza.
Se uno affila il pugnale e poi lo nasconde in posto che possa essere facilmente brandito, poi non può dire che non voleva colpire.
Dio può perdonare a chi diviene assassino nella febbre del dolore, non perdona a chi diviene assassino per avidità di potere o di stima tra gli uomini.
E se si torna a colpire ripetutamente, allora non è più un delitto d’impeto, ma da vero assassino. In questo caso si fa peccato non solo di omicidio, ma anche di ira, violenza, superbia, disubbidienza, sacrilegio o cupidigia.
E si pecca di omicidio anche con la calunnia.
Doppiamente colpevole è il padrone che uccide lo schiavo, ma in modo che non gli muoia tra le mani.
“E voi donne tacite e impunite assassine di tante vite: è uccidere anche staccare un frutto che cresce nel seno perché è di colpevole seme o perché è un germe non voluto, peso inutile ai vostri fianchi e alla vostra ricchezza.
Vi è un solo modo di non avere quel peso: rimanendo caste. Non unite omicidio e lussuria, violenza e disobbedienza.”
Poi Gesù si rivolge a coloro che si comportano come Caino contro i loro schiavi e dice loro: “Fuori dal mio cospetto”. Un tale Doras gli domanda se si riferisca a lui e Gesù gli risponde di sì.
Allora lui risponde che uscirà, ma che si rivedranno, però muore sul colpo.
Bisogna avere fiducia in Dio come ne ha avuta quel bambino, che ora è invitato da Gesù a tornare con le proprie gambe guarite dalla madre e a dirle che il Messia la benedice.
127 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non tentare il Signore Iddio tuo". Testimonianza del Battista.
Alcuni discepoli che seguivano Giovanni parlano a Gesù di un’insinuazione fatta da Doras che era stato dal Battista per farsi purificare e, essendo stato respinto, si proponeva di andare da Gesù, dicendo che Lui aveva accolto anche le meretrici.
Gesù risponde: “Lasciate dire. I buoni non credono alle parole ma alle Mie opere”.
Quell’uomo – Doras - non mancava di fare le offerte rituali, ma non sapeva offrire a Dio sacrificio di spirito, ossia allontanarsi dal peccato, fare penitenza e chiedere il perdono con gli atti.
Si tenta Dio:
quando si vuol imporre a Lui la nostra volontà,
quando si agisce imprudentemente contro le regole della Legge,
quando, perdonati da Lui, si torna a peccare,
quando si volge in danno un beneficio da lui ricevuto,
Dio è pietoso con chi si pente, ma è tutto severità con chi non modifica sé stesso.
“Le ipocrite offerte fatte con ricchezze di cattivo acquisto sono simili a inviti a Dio a farsi complice del male operare dell’uomo.”
128 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non desiderare la donna d’altri". Guarigione di un giovane lussurioso.
Un giovane lebbroso aveva commesso adulteri andando nella casa di un cliente di suo padre.
Gesù gli dice che deve confessare la sua colpa per poter aver pietà di lui. (E poi gli chiede di giurare che non peccherà più).
Ora il lebbroso piange al pensiero che morirà e non avrà nemmeno una madre a piangere sulla sua tomba. Gesù gli domanda se non pensava che aveva una madre e un Dio mentre peccava e se si sarebbe pentito se non avesse avuto la lebbra.
(A chi vorrebbe lapidarlo, Gesù dice che chi è in peccato è più immondo del lebbroso pentito.)
Aggiunge che non si deve desiderare il male, poiché poi si finisce con l’agire, mentre purtroppo ciò non avviene con i desideri buoni.
Il marito che tradisce è un assassino della sposa e dei figli. E se entra nella casa altrui per commettere adulterio è anche un ladro dei più vili e un falsario perché manifesta un’amicizia che non ha.
129 La guarigione, all’Acqua Speciosa, di un romano indemoniato.
Andrea entra nella casetta avvisando Gesù che nel campo c’è un tale che appare ricco - seguito com’è da persone ben vestite - considerato un folle, ma che gli Ebrei considererebbero un indemoniato, che ulula come una bestia.
Allora il Maestro va con Andrea e Tommaso a liberare l’indemoniato. Sono accolti dal fratello che ammette di essere un Romano pagano al quale è stato consigliato di rivolgersi a Gesù.
Il Maestro gli spiega che, in realtà, non si tratta di una malattia, ma di una possessione da parte di un demonio muto e ordina al diavolo di lasciare quell’uomo e di tornare nell’abisso.
Il demonio dice che non può fare altro che andarsene e Gesù assicura che l’uomo è guarito e può essere slegato.
Alcuni dei presenti sono ammirati del miracolo, altri invece trovano da ridire perché è stato fatto a un pagano.
Gesù dice a questi ultimi:
· che esiste un solo Dio, che crea le anime di tutti gli uomini e desidera che tutti credano in Lui e nell’anima, poiché da questo concetto nascono le piante della fede, speranza, carità, giustizia, temperanza, fortezza;
· che tali virtù sono ignote a coloro che dai loro dei non possono che copiare le comuni passioni umane, aumentate in licenza, visto che sono compiute da esseri supposti eccelsi;
· che ora i pagani ritorneranno in patria, con una gioia anche superiore a quella di essere stati guariti, poiché ora sanno di non essere più dei bruti e che oltre la vita esiste un futuro, che il vero Dio è Bontà e perciò ama anche loro e li benefica per persuaderli ad andare a lui.
Infine al Romano promette che fra poco più di due anni sarà un Suo inviato a portargli la parola di Dio.
130 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non dirai falsa testimonianza". Il piccolo Asrael.
Il bugiardo in cose gravi è un assassino, anzi lo è due volte poiché oltre all’uomo uccide anche il suo nome. E Gesù non parla di chi manda una persona a morte con la sua falsa testimonianza. Per costui sono già preparati i carboni della geenna. Chi persuade altri in sfavore di un innocente lo fa per odio, avidità o paura.
E Gesù non parla di chi manda una persona a morte con la sua falsa testimonianza. Per costui sono già preparati i carboni della geenna. Chi persuade altri in sfavore di un innocente lo fa per odio, avidità o paura.
131 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non rubare e non desiderare ciò che è d’altri". Il peccato di Erode.
Gesù dice che Dio dà a ognuno il necessario: tetto, pane, vestito.
Il desiderare porta alle malattie, all’invidia, al furto, all’insoddisfazione, mentre chi si accontenta è allegro e sano. Non desiderare ciò che è d’altri. Erode era anche un ladro.
Desiderare ciò che è d’altri è invidia e avidità. Anche Lucifero, Adamo ed Eva fecero questo peccato.
Rispondendo alle domande dei presenti, Gesù dice che la donna sposata che si prostituisce è colpevole di adulterio e di furto al marito, mentre la nubile è colpevole di impurità e di furto a sé stessa, poiché si priva dell’amicizia di Dio e della vita eterna. Tuttavia ogni peccato capitale è meretricio con Satana. Comunque Dio perdona chi si pente in proporzione al pentimento e al suo amore verso Dio.
Infine Gesù dice che alle porte del paese c’è una vedova, carica di prole e nella fame più assoluta, cacciata di casa per debiti, che ha bisogno di asilo e invita i presenti a essere buoni con lei, aggiungendo che la misericordia è il più gradito dei sacrifici al Signore.
132 Discorso conclusivo all’Acqua Speciosa. Predizione del primato spirituale a Simon Pietro.
Gesù afferma che prima di poter fare le cose più difficili, occorre fare quelle più facili: la base è il rispetto dei dieci comandamenti che proibiscono dieci cose: il bestemmiare, idolatrare, profanare le feste, disonorare i genitori, uccidere, fornicare, rubare, mentire, invidiare le cose altrui, appetire la moglie altrui.
Essi sono le dieci colonne del tempio dell’anima e sopra ad essi splende l’oro del precetto più santo: ama il tuo Dio e ama il tuo prossimo. Senza l’amore, uno non potrebbe ubbidire alle dieci regole e il tempio crollerebbe e non potrebbe accogliere più Dio.
Lasciar perdere le innumerevoli formule che con un cumulo di proibizioni tutte esteriori nascondono la santa voce del Signore.
E’ inutile sottilizzare sulle forme: chi nega aiuto ai genitori anche se per opere date a Dio, è sempre in odio a Dio. Lo stesso vale per gli altri comandamenti.
E poi arriverà il castigo di Dio, come dopo l’erezione del vitello d’oro, dopo l’idolatria di Salomone o l’accettazione dell’ellenismo.
Dio non vuole un sacrificio di buoi, ma l’olocausto di un cuore pentito, perché ci ha creati per Lui.
A chiusura del discorso, Gesù invita i presenti a celebrare con spirito nuovo la festa della Purificazione.
Pietro si dispiace che per la prima volta non accenderà né vedrà accendere in casa le luci della festa.
Poi chiede a Gesù di raccontargli le vicende della Sua nascita a Betlemme per poter rispondere al popolo che gli chiede queste cose e tante altre. E si lamenta di non saper parlare alla gente.
Il Maestro lo rassicura: ha tutto ciò che occorre; e dovrà dire al suo successore che la stella polare è Gesù. Allora Pietro domanda se anche a lui verrà concesso di avere un figlio in vecchiaia, come alla madre del Battista.
Gesù gli risponde di no, ma che avrà molti figli (spirituali) e in ogni nazione, poiché sarà un “pescatore di uomini” e che, a suo tempo, saprà parlare meglio di Gamaliele.
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INDICE
Breve introduzione all'evangelo.
Oltre i due terzi dei cristiani vanno all’inferno!
Dio esiste?
Perché pregare?
Perché pregare?
Se osserverete i miei comandamenti.
Alcune affermazioni di Gesù riferite da Maria Valtorta.
Ricerca di singole parole.
Le dieci pagine contenenti la sintesi dei corrispondenti volumi sono raggiungibili cliccando sui link che stanno sulla colonna destra di questa pagina o in fondo ad essa.
o o o
Breve introduzione all’evangelo
Maria Valtorta era una mistica, vissuta dal 1897 al 1961. Riferiva di aver avuto molte visioni - soprattutto dal 1944 al 1947 - della vita di Gesù - che la definiva "il mio piccolo Giovanni" poiché la incaricava di preparare l’umanità alla fine del mondo - oltre a messaggi, anche della Madonna e ne fece il resoconto nel libro L’Evangelo come mi è stato rivelato.
Esso appare perfettamente in linea con i vangeli tradizionali; è solo molto più ampio. Non vale, perciò, la scusa che la rivelazione si è conclusa duemila anni fa.
Tale affermazione riecheggia piuttosto quella dei farisei che dicevano di essere figli di Abramo per respingere Gesù, che li invitava alla conversione.
Fino alla seconda guerra mondiale era accettabile - per via del diffuso analfabetismo e della durata dell’orario di lavoro - che la gente conoscesse solo quelle poche decine di pagine - se fossero stampate su fogli di formato A4, cioè della comune carta da stampante, di cm. 21 x 29,7 - che contengono i quattro vangeli tradizionali.
Il vangelo rivelato alla Valtorta corrisponde, probabilmente, a oltre duemiladuecento pagine intere formato A4.
Oggi che si passa tanto tempo in chiacchiere o davanti al televisore è doveroso e saggio per i credenti informarsi molto meglio sulla volontà di Dio e conoscere molti altri episodi del vangelo che non erano stati mai rivelati al grande pubblico e che col tempo con la trasmissione orale (tradizione) si sono perfino alterati.
A questo fa pensare l’affermazione di Gesù laddove parla dei messaggi suddetti.
Certamente sarebbe raccomandabile leggerne integralmente i seicentocinquantadue capitoli attraverso internet all’indirizzo
http://www.scrittivaltorta.altervista.org/per_volume.htm
o attraverso i libri originali.
Altrimenti, si potrà conoscerne una sintesi con questo libro.
Ciò gioverà a procurarsi sani stimoli alla vita cristiana e anche a guardarsi dai falsi teologi, dediti a stravolgere il vangelo e a insegnare agli uomini la volontà del Diavolo, anziché quella di Dio.
Tali teologi sono purtroppo aiutati a diffondere le loro imposture da editori che si spacciano per cattolici. Perciò, bisogna diffidare anche di costoro e delle loro pubblicazioni.
Oltre i due terzi dei cristiani vanno all’inferno!
Il 24 settembre 1943 Gesù disse alla Valtorta che "i Cieli fremono per il pianto del Redentore che vede la rovina dei due terzi del mondo dei cristiani. E dire i due terzi è ancora poco." (da I quaderni del 1943).
Ciò è già sconvolgente sul piano individuale ma comporta conseguenze ancora più spaventevoli riguardo alla possibilità di ritrovare lassù le persone care.
Infatti, con riferimento alle famiglie di quattro persone, nell’ipotesi che si salvi una persona su tre, secondo il calcolo delle probabilità solo centoventiquattro famiglie su diecimila si ritroveranno al completo in paradiso, mentre millenovecento settantacinque si ritroveranno all’inferno. Se poi si suppone che si salvino tre persone su dieci, si ottiene che solo ottantuno famiglie si ritroveranno in Cielo e duemila quattrocento e una laggiù.
Se ci rassicuriamo pensando che anche gli altri si comportano come noi, dovremmo ricordare che a Sodoma e Gomorra tutti si comportavano male e tuttavia Dio non concesse loro l’amnistia, ma li distrusse tutti, salvo Lot e le sue due figlie che si misero in salvo senza neanche voltarsi indietro.
Se, poi, ci sentiamo tranquilli pensando che non abbiamo derubato né ucciso nessuno, dobbiamo ricordare che i comandamenti di Dio non sono solo due ma dieci.
Per di più Dio è più rigoroso di noi e considera peccato mortale azioni considerate innocenti da molti, ad esempio l’adulterio.
Inoltre, a giudicare dal capitolo 25 del vangelo di San Matteo o dal capitolo 596 di questo Evangelo, perfino i peccati di omissione possono condurre alla dannazione eterna. Infatti, vi si legge: "Andate via da Me, maledetti… poiché ebbi fame e non mi deste da mangiare…"
Dio è pronto ad accogliere lassù anche chi avesse commesso la strage degli innocenti, a patto, però, che egli si penta sinceramente in questa vita, cambiando il suo modo di pensare e di vivere, e non limitandosi a confessarsi e a recitare un atto di dolore.
È, dunque, saggio non prendere alla leggera la faccenda della salvezza nostra e quella dei nostri cari e mettere, piuttosto, da parte parole crociate, spettacoli e libri diseducativi per leggere il vangelo, pregare, fare sacrifici e dare il buon esempio oltre a consigli e ammonimenti ai nostri cari, per ritrovarli a suo tempo lassù.
D’altra parte, è desiderio di Gesù che i cristiani non siano divisi tra loro. Già non erano giustificabili coloro che si separarono da quella che il Signore definisce la Sua vera unica Chiesa (volume 4 capitolo 259 e volume 10 capitolo 635), quella cattolica romana, poiché Lui stesso aveva perdonato a Pietro i suoi rinnegamenti.
Ancora meno lo sono a distanza di parecchi secoli i protestanti e di un millennio gli ortodossi. Inoltre, Gesù ha affermato che il Limbo durerà fino alla fine del mondo, che in esso vanno i pagani giusti e che i cristiani scismatici che si riuniscono alla Chiesa cattolica devono essere ribattezzati (volume 4 capitolo 259).
Ciò dovrebbe significare che i loro sacramenti non valgono davanti a Dio e che, quindi, andranno al Limbo anche quei pochi ortodossi e protestanti che si salvano e che probabilmente sono ancora meno numerosi dei cattolici.
Ancora più lontani da Dio, in generale, sono i calvinisti - e, quindi, i presbiteriani, i puritani e gli ugonotti - i quali sono anche dei bestemmiatori poiché la teoria della predestinazione, che essi professano, è un’ingiuria a Dio (volume 06 capitolo 381).
Un’ultima osservazione: probabilmente la Chiesa fa male nel consolare incondizionatamente le famiglie in lutto - col pensiero che ritroveranno lassù la persona morta - poiché in tal modo illude la gente che Dio sia indulgente. Gesù, infatti, non prometteva il Cielo a tutti, ma - perfino ai bambini - solo a quelli che saranno stati buoni (volume 01, capitolo 050).
Dio esiste?
Si dice che non è possibile dimostrare scientificamente l’esistenza di Dio, però ve ne sono buoni indizi.
1) In generale. la gente crede nella storia. Ebbene, la Sacra Bibbia è in buona misura la storia degli antichi Ebrei.
Quando essi si comportavano bene, vivevano liberi e in pace, ma quando prendevano una cattiva strada, Dio li ammoniva tramite i suoi profeti, minacciava loro guerre, pestilenze, schiavitù e carestie che poi si avveravano puntualmente.
2) Gli apostoli hanno testimoniato con la loro vita e il loro martirio che essi dicevano la verità quando raccontavano le opere, gli insegnamenti e i miracoli - e quindi la straordinarietà di Gesù.
Si mandano le persone in galera o a morte sulla base di testimonianze che magari sono rese da testimoni corrotti o minacciati. Allora è ragionevole non credere agli apostoli di Gesù che hanno accettato il martirio a conferma della loro testimonianza a favore del vangelo?
3) Quando condannarono a morte Gesù, i capi degli Ebrei persuasero il riluttante governatore romano Ponzio Pilato ad assecondarli dicendogli: "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli".
Il castigo subìto dal popolo ebraico nel corso di due millenni mostra che Dio li ha presi sul serio e da allora in poi essi non hanno avuto più pace.
Pochi decenni dopo la morte di Gesù, infatti, gli Ebrei rischiarono di essere sterminati dai Romani e i superstiti dovettero disperdersi nel mondo e vivere senza più una Patria.
Infine, nel secolo scorso, anche i Nazisti, con la collaborazione dei fascisti, tentarono di nuovo di sterminarli, uccidendone sei milioni nei loro forni crematori.
Alcuni affermano di non credere in Dio perché, secondo loro, non ha fatto le cose giuste. A costoro si potrebbe obiettare, tra l’altro, che sono gli uomini a essere ingiusti, facendo cattivo uso del loro libero arbitrio e della loro intelligenza e che Dio ha a disposizione un’eternità per ricompensare chi ha subito le ingiustizie e per castigare molto salatamente chi le ha commesse (volume 2, capitolo 110).
Perché pregare?
La preghiera può sembrare a molti una perdita di tempo o un voler delegare a Qualcun altro i propri compiti.
In realtà in numerose situazioni l’uomo non può fare nulla: terremoti, alluvioni e carestie sono fenomeni naturali che di quando in quando ci ricordano quanto siamo deboli.
L’uomo non può nulla neanche contro la volontà malvagia di altre persone, non può costringere altri ad amarlo e a fargli solo del bene. Il terrorismo è uno degli esempi più forti di tale realtà.
D’altra parte, non è padrone neanche della propria volontà. San Paolo apostolo in una delle sue epistole afferma: "Faccio il male che non voglio e non faccio il bene che vorrei", riconoscendo che in noi sono presenti sentimenti contrapposti e spesso non riusciamo a seguire quelli che riteniamo più giusti.
In conclusione, dovremmo ridimensionare l’idea che abbiamo di noi stessi e ammettere il bisogno di un aiuto superiore anche per riuscire a comportarci bene.
La preghiera ben fatta ci fornisce stimoli e forza, ci ricorda le promesse di Dio e ci aiuta a seguire la buona strada.
Può essere utile leggere il capitolo 630 del decimo volume in cui Gesù mostra che cosa ci dovrebbe far pensare la preghiera del Padre Nostro.
Gesù ha detto che se le persone sapessero riflettere, si sforzerebbero di essere buone per piegare la Bontà (divina) in loro favore. Invece è sempre l’egoismo che le domina, perciò preghiere, sacramenti e sacramentali, resi impuri dall’egoismo non hanno potere contro Lucifero che sconvolge il mondo.
Se osserverete i miei comandamenti, avrete prosperità e pace
Nella Bibbia, più precisamente nel Levitico, precisamente nel capitolo 26, 3-22 si può leggere:
Se camminerete secondo le mie leggi e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, io vi darò le piogge nelle loro giuste stagioni, la terra produrrà le sue messi e gli alberi dei campi daranno i loro frutti…
La mietitura durerà fino alla vendemmia e la vendemmia fino alla semina; mangerete pane a sazietà e abiterete tranquilli le vostre terre.
Vi sarà pace nel paese e dormirete senza nessuno che vi spaventi; farò sparire le bestie nocive dal paese e spada nemica non attraverserà le vostre contrade.
Inseguirete i vostri nemici e periranno di spada davanti a voi. Cento di voi ne metteranno in fuga diecimila e i vostri nemici cadranno di spada davanti a voi.
Ma se voi non mi obbedite e non praticate tutti questi miei comandamenti, se disprezzate le mie leggi … invano seminerete la vostra semente, perché se la mangeranno i vostri nemici… Volgerò la mia faccia contro di voi e sarete sconfitti dai vostri nemici… La vostra forza si consumerà invano, perché la terra non darà la messe, né gli alberi della campagna i loro frutti.
Oggi noi accusiamo l’inquinamento come causa delle alluvioni e della siccità, ma alla luce della Sacra Scrittura è piuttosto l’inquinamento morale e l’allontanamento da Dio a produrre i disastri ambientali.
Infatti, ai tempi del re Acab le industrie non esistevano e le foreste non erano state ridotte ai minimi termini come ai nostri giorni, eppure nel paese d’Israele ci fu una grande siccità minacciata dal profeta Elia a quel re che aveva ripudiato Dio e preferiva adorare Baal imitando la sua consorte pagana Gezabel (I Re, 16, 29 - 34, 17, 1 - ss) .
Allo stesso tempo dovremmo accusare il nostro allontanamento da Dio per il terrorismo e per il rischio di guerre e, conseguentemente, rimetterci sulla buona strada - come ci invita a fare la Madonna di Medjugorje che ci raccomanda di pregare e digiunare a pane acqua il mercoledì e il venerdì - piuttosto che preferire il ricorso alle armi.
Alcune affermazioni di Gesù riferite da Maria Valtorta
In altre sue opere Maria Valtorta ha riferito altre affermazioni di Gesù:
- Le due bestie al servizio di Satana sono la Potenza umana e la Scienza umana.
Alcuni scelgono, come Esaù, un piatto di lenticchie, piuttosto che di essere figli di Dio, o almeno uomini (con l’osservanza dei dieci comandamenti), non sentendosi di diventare angeli (con l’osservanza dei consigli evangelici).
- Una colpa nasce dall’altra, la guerra nasce dall’odio, non da frontiere ingiuste e altri pretesti.
- Solo la dottrina di Gesù (amatevi gli uni gli altri come fratelli) è solida. Chi si appoggia a essa non crolla, poiché essa procura alleanza con Dio sulla terra e il possesso di Dio nell’eternità.
Invece le dottrine umane (N.d.A.: suppongo le dottrine politiche, le ideologie, le dottrine economiche, le filosofie, ecc.) sono come la mitica statua con alcune parti di metallo e i piedi di fango e nel loro crollo trascinano alla rovina chi si appoggia a loro.
- L’evoluzione dell’umanità sarebbe verso il meglio se essa seguisse i comandamenti di Dio. In realtà gli uomini seguono il demonio e il risultato è che l’umanità evolve verso il peggio e passerà da un orrore a un orrore maggiore, (sia pure attraverso alti e bassi seguendo una spirale e ripetendo ciclicamente i medesimi errori, poiché gli uomini non riflettono).
Sicché, più si andrà avanti e più gli uomini - buoni e cattivi - invocheranno la fine del mondo.
- Se anche solo per un quarto i cristiani fossero veramente credenti, riuscirebbero a neutralizzare gli sforzi di Satana.
- E’ necessario amare per non essere iniqui ed è necessario non essere iniqui per possedere l’amore. Se cominciassimo ad amare, poi tutto progredirebbe da sé (I quaderni del 1943 pagine 294-296).
- Tutte le Nazioni hanno un angelo protettore, ma anche un demonio che riesce a fare più dell’angelo perché trova il terreno propizio.
Al contrario l’angelo avrebbe bisogno di essere aiutato da animi che vivono nel Bene e per il Bene (I Quaderni del 1943:pagine 182-183).
Ricerca di singole parole:
Per una parte delle parole cercate su Internet, ecco (volumi) e capitoli:
(1) 015 significa volume 01, capitolo 015
aborto: (2) 126, (4) 275
apparizione: (6) 369, (10) 621, 622, 632, 634, 648
benedizione di Dio (1) 013, 042, 050, (2) 083, 110, (8) 523
calunnia: (1) 126, 157, (3) 170, 171, 183, (5) 355, (7) 477, (8) 511
celibato: (4) 257
confessione (2) 128, (3) 164, (5) 352, (6) 387, (7) 445, (8) 515, (9) 635
critica (2) 97
Dio Padre: (4) 248, (7) 454, (8) 548, (9) 598, 600, (10) 603
divorzio: (2) 104, (3) 174, (4) 257, (5) 357, (8) 531
dolore (2) 083
inferno: (1) 037, (2) 149, (3) 188, 191, (4) 239, 275, (5) 305, 334, 343, 356, (6) 413, 417, (7) 444, 468, 474, 491, (8) 534, 536, 548, (10) 605, 606, 630, 634
disperazione: (1) 024, 033, (2) 083, 104, 122, 141, 149, (3) 208, 209, 215, (4) 275, 335, (6) 409, 421, (8) 531, 548, (9) 567, 595, (10) 621
limbo: (1) 037, (7) 444, (8) 550, (10) 630
maledizione (1) 056, 073, (2) 084. 098, 104, 110, 119, 122, 133, 137, 144, (3) 170, 172, 219, (4) 261, 265, 276, 281, (5) 309, 335, (6) 378, 387. 388, 425, (8) 503, 524, 536, 537, 548, (9) 567, 589, (10) 605, 609, 632
matrimonio (1) 47, (2) 123, 136, (3) 174, (4) 278, (5) 300, (7) 470, (10) 635
meditazione (1) 046, 069, (2) 116, 126, (4) 239, 247, 259, (6) 409, (7) 455, (10) 630
miracolo (2) 108, 149
odio (3) 208
omicidio: (2) 126, (4) 248, 275, (6) 431, (7) 472, (9) 571
omosessualità: (2) 123
oppressione (2) 086 (3) 163)
paradiso: (3) 188, (6) 417
perdono di Dio (2) 94,
pessimismo: (4) 244
preghiera: (1) 020, 044, (2) 149, (3) 172, 203, (4) 240, (5) 317, (6) 364, (7) 488, (8) 505, (10) 615, 630
prostituzione (2) 123, 131, (4) 237, 257, (7) 472, (8) 531
punizione divina (2) 110, 132 (3) 223
purgatorio: (2) 083, (2) 136, (4) 272, (7) 444, 474, (8) 534
reincarnazione: (4) 272, 290, (8) 524
sacerdote ideale (2) 133
sacramento
scuole mediche alternative: (1) 054
sostegno: (4) 252, (6) 384, (8) 531, 554, (9) 596
Spirito Santo: (1) 045, (3) 225, (4) 259, 269, (5) 353, 361, (6) 369, 421, (8) 539, (10) 635, 638, 640, 642, 651, 652
suicidio: (1) 69. (4) 275, (6) 376, (10) 605
volontà di Dio: (1) 035, (3) 176, (7) 439
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INDICE DEI DIECI VOLUMI DEL VANGELO RIPORTATI SU 10 PAGINE WEB.
VOLUME 01
INDICE DEI DIECI VOLUMI DEL VANGELO RIPORTATI SU 10 PAGINE WEB.
VOLUME 01
001 Pensiero d’introduzione. Dio volle un seno senza macchia.
002 Gioacchino e Anna fanno voto al Signore.
003 Alla festa dei Tabernacoli. Gioacchino e Anna possedevano la Sapienza.
004 Anna con un cantico annunzia di esser madre. Nel suo seno è l’anima immacolata di Maria.
005 Nascita di Maria. La sua verginità nell’eterno pensiero del Padre.
006 Purificazione di Anna e offerta di Maria, che è la Fanciulla perfetta per il regno dei Cieli.
007 La piccola Maria con Anna e Gioacchino. Sulle sue labbra è già la Sapienza del Figlio.
008 Maria accolta nel Tempio. Ella, nella sua umiltà, non sapeva di essere la Piena di Sapienza.
009 La morte di Gioacchino e Anna fu dolce, dopo una vita di sapiente fedeltà a Dio nelle prove.
010 Cantico di Maria. Ella ricordava quanto il suo spirito aveva visto in Dio.
011 Maria confida il suo voto al Sommo Sacerdote.
012 Giuseppe prescelto come sposo della Vergine.
013 Sposalizio della Vergine con Giuseppe, istruito dalla Sapienza a essere custode del Mistero.
014 Gli Sposi arrivano a Nazareth.
015 A conclusione del Prevangelo.
016 L’Annunciazione.
017 La disubbidienza di Eva e l’ubbidienza di Maria.
018 Maria annuncia a Giuseppe la maternità di Elisabetta e affida a Dio il compito di giustificare la sua.
019 Maria e Giuseppe alla volta di Gerusalemme.
020 Partenza da Gerusalemme. L’aspetto beatifico di Maria. Importanza della preghiera per Maria e Giuseppe.
021 L’arrivo di Maria a Ebron e il suo incontro con Elisabetta.
022 Le giornate ad Ebron. I frutti della carità di Maria verso Elisabetta.
023 Nascita di Giovanni Battista. Ogni sofferenza si placa sul seno di Maria.
024 Circoncisione di Giovanni Battista. Maria è Sorgente di Grazia per chi accoglie la Luce.
025 Presentazione di Giovanni Battista al Tempio e partenza di Maria. La Passione di Giuseppe.
026 Giuseppe chiede perdono a Maria. Fede, carità e umiltà per ricevere Dio.
027 L’editto del censimento. Insegnamenti sull’amore allo sposo e sulla fiducia in Dio.
028 L’arrivo a Betlemme.
029 La nascita di Gesù. Efficacia salvifica della divina maternità di Maria.
030 L’annuncio ai pastori, che diventano i primi adoratori del Verbo fatto Uomo.
031 Visita di Zaccaria. La santità di Giuseppe e l’ubbidienza ai sacerdoti.
032 Presentazione di Gesù al Tempio. La virtù di Simeone e la profezia di Anna.
033 Ninna-nanna della Vergine.
034 Adorazione dei Magi. E’ "vangelo della fede".
035 Fuga in Egitto. Insegnamenti sull’ultima visione legata all’avvento di Gesù.
036 La sacra Famiglia in Egitto. Una lezione per le famiglie.
037 Prima lezione di lavoro a Gesù, che non usci dalla regola dell’età.
038 Maria maestra di Gesù, Giuda e Giacomo.
039 Preparativi per la maggiore età di Gesù e partenza da Nazareth.
040 L’esame di Gesù maggiorenne al Tempio.
041 La disputa di Gesù nel Tempio coi dottori. L’angoscia della Madre e la risposta del Figlio.
042 La morte di Giuseppe. Gesù è la pace di chi soffre e di chi muore.
043 A conclusione della vita nascosta.
044 L’addio alla Madre e partenza da Nazareth. Il pianto e la preghiera della Corredentrice.
045 Predicazione di Giovanni Battista e Battesimo di Gesù. La manifestazione divina.
046 Gesù tentato da Satana nel deserto. Come si vincono le tentazioni.
047 L’incontro con Giovanni e Giacomo. Giovanni di Zebedeo è il puro fra i discepoli.
048 Giovanni e Giacomo riferiscono a Pietro il loro incontro con il Messia.
049 L’incontro con Pietro e Andrea dopo un discorso nella sinagoga. Giovanni di Zebedeo grande anche nell’umiltà.
050 A Betsaida nella casa di Pietro. L’incontro con Filippo e Natanaele.
051 Maria manda Giuda Taddeo a invitare Gesù alle nozze di Cana.
052 Le nozze di Cana. Il Figlio, non più soggetto alla Madre, compie per Lei il primo miracolo.
053 La cacciata dei mercanti dal Tempio.
054 L’incontro con Giuda di Keriot e con Tommaso. Simone Zelote sanato dalla lebbra.
055 Un incarico affidato a Tommaso.
056 Simone Zelote e Giuda Taddeo uniti nella sorte.
057 A Nazareth con Giuda Taddeo e con altri sei discepoli.
058 Guarigione di un cieco a Cafarnao.
059 L’indemoniato guarito nella sinagoga di Cafarnao.
060 Guarigione della suocera di Simon Pietro.
061 Gesù benefica i poveri dopo aver detto la parabola del cavallo amato dal re.
062 Gesù cercato dai discepoli mentre prega nella notte.
063 Il lebbroso guarito presso Corazim.
064 Il paralitico guarito a Cafarnao.
065 La pesca miracolosa e l’elezione dei primi quattro apostoli.
066 Giuda di Keriot al Getsemani diviene discepolo.
067 Il miracolo delle lame spezzate alla porta dei Pesci.
068 Gesù, nel Tempio con l’Iscariota, ammaestra.
069 Gesù istruisce Giuda Iscariota.
070 Al Getsemani con Giovanni di Zebedeo. Un paragone tra il Prediletto e Giuda di Keriot.
071 Giuda Iscariota presentato a Giovanni e a Simone Zelote.
072 Verso Betlem con Giovanni, Simone Zelote e Giuda Iscariota.
073 A Betlem, nella casa di un contadino e nella grotta della Natività.
074 All’albergo di Betlem e sulle macerie della casa di Anna.
075 Gesù ritrova i pastori Elia e Levi.
076 A Jutta dal pastore Isacco. Sara e i suoi bambini.
077 A Ebron nella casa di Zaccaria. L’incontro con Aglae.
078 A Keriot. Morte del vecchio Saul.
VOLUME 02
079 Andando dai pastori. I gioielli di Aglae e una parabola sulla sua conversione.
080 Con tre apostoli sul monte del digiuno e al masso della tentazione.
081 Al guado del Giordano con i pastori Simeone, Giovanni e Mattia. Un piano per liberare ’il Battista.
082 A Gerico. L’Iscariota racconta come ha venduto i gioielli di Aglae.
083 Gesù soffre a causa di Giuda, che è una lezione vivente per gli apostoli di ogni tempo.
084 L’incontro con Lazzaro di Betania.
085 Con Simone Zelote al Tempio, dove sta parlando l’Iscariota, e poi al Getsemani, dove è Giovanni.
086 L’incontro con il milite Alessandro alla porta dei Pesci.
087 Con pastori e discepoli presso Doco. Isacco resta in Giudea.
088 Nella pianura di Esdrelon. L’amore di Giovanni e dei pochi come lui. Visita al pastore Giona.
089 Commiato da Giona, che Simone Zelote pensa di affrancare. Arrivo di Gesù a Nazareth.
090 L’arrivo dei discepoli e dei pastori a Nazareth.
091 Lezione ai discepoli nell’uliveto presso Nazareth.
092 Lezione ai discepoli presso la casa di Nazareth.
093 Lezione ai discepoli con Maria Ss. nell’orto della casa di Nazareth. Un conforto a Giuda d’Alfeo.
094 Guarigione della Bella di Corazim. Gesù parla nella sinagoga di Cafarnao.
095 Giacomo d’Alfeo accolto tra i discepoli. Gesù parla presso il banco di Matteo.
096 Gesù risponde all’accusa di aver guarito in sabato la Bella di Corazim.
097 La chiamata di Matteo.
098 Incontro con la Maddalena sul lago e lezione ai discepoli presso Tiberiade.
099 A Tiberiade nella casa di Cusa.
100 A Nazareth dal vecchio e malato Alfeo. Non è facile la vita dell’apostolo.
101 Gesù interroga la Madre in merito ai discepoli.
102 Incontro con l’ex-pastore Gionata e guarigione di Giovanna di Cusa.
103 Sul Libano dai pastori Beniamino e Daniele.
104 Aava riconciliata con il marito. Notizie sulla morte di Alfeo e sul riscatto di Giona.
105 A Nazareth per la morte di Alfeo. Lenta conversione del cugino Simone.
106 Cacciata da Nazareth e conforto alla Madre. Riflessioni su quattro contemplazioni.
107 Gesù e la Madre da Giovanna di Cusa.
108 Discorso ai vendemmiatori. Bambino paralitico guarito per intercessione della Madre di Gesù.
109 Nei campi di Giocana e in quelli di Doras. Morte di Giona nella casa di Nazareth.
110 In casa di Giacobbe presso il lago Meron.
111 Incontro con Salomon al guado del Giordano. Parabola sulla conversione dei cuori.
112 Giuda Iscariota sorpreso a Gerico. A Betania da Lazzaro, che presenta Marta.
113 Ritorno a Betania dopo la festa dei Tabernacoli.
114 Al convito di Giuseppe d’Arimatea, presenti anche Gamaliele e Nicodemo.
115 Guarigione di un bambino colpito dal cavallo di Alessandro. Gesù scacciato dal Tempio.
116 Al Getsemani con Gesù, i discepoli parlano dei pagani e della "velata". Il colloquio con Nicodemo.
117 Lazzaro mette a disposizione di Gesù una casetta nella piana dell’Acqua Speciosa.
118 Inizio di vita in comune all’Acqua Speciosa e discorso di apertura.
119 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Io sono il Signore Dio tuo". Gesù battezza come Giovanni.
120 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non ti farai degli dèi nel mio cospetto".
121 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non proferire invano il mio Nome". La visita di Mannaen.
122 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Onora il padre e la madre". Guarigione di un ebete.
123 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non fornicare". L’affronto di cinque notabili.
124 La "velata" viene ospitata nella casetta dell’Acqua Speciosa.
125 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Santifica la festa". Guarigione di un bambino dalle gambe fratturate.
126 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non ammazzare". Morte di Doras.
127 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non tentare il Signore Iddio tuo". Testimonianza del Battista.
128 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non desiderare la donna d’altri". Guarigione di un giovane lussurioso.
129 La guarigione, all’Acqua Speciosa, di un romano indemoniato.
130 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non dirai falsa testimonianza". Il piccolo Asrael.
131 I discorsi dell’Acqua Speciosa "Non rubare e non desiderare ciò che è d’altri". Il peccato di Erode.
132 Discorso conclusivo all’Acqua Speciosa. Predizione del primato spirituale a Simon Pietro.
133 Andrea modello ideale del sacerdote. Una lettera della Madre. Gesù costretto a lasciare l’Acqua Speciosa.
134 La guarigione di Jerusa a Doco.
135 L’arrivo a Betania. Un discorso di Gesù ascoltato dalla Maddalena.
136 La festa delle Encenie nella casa di Lazzaro. Predizione sugli spiriti che risorgono per propria volontà e rievocazione della nascita di Gesù.
137 Ritorno all’Acqua Speciosa e scontro con i farisei che hanno aggredito e scacciato la "velata".
138 Commiato dal fattore dell’Acqua Speciosa e dal sinagogo Timoneo, che diviene discepolo.
139 Sui monti presso Emmaus. Il carattere di Giuda Iscariota e le qualità dei buoni.
140 A Emmaus, dal sinagogo Cleofa. Un caso di incesto. Fine del primo anno.
141 Andando verso Arimatea con i discepoli e con Giuseppe di Emmaus.
142 Con i Dodici verso la Samaria.
143 La samaritana Fotinai.
144 I samaritani invitano Gesù a Sicar.
145 Il primo giorno a Sicar.
146 Il secondo giorno a Sicar e commiato dai samaritani.
147 Guarigione di una donna di Sicar e conversione di Fotinai.
148 Gesù visita il Battista presso Enon.
149 L’eredità del Battista. L’ora della morte per gli apostoli. L’amore di Dio in Giovanni.
150 A Nazareth dalla Madre, che dovrà seguire il Figlio.
151 A Cana in casa di Susanna, che diventerà discepola. L’ufficiale regio.
152 Maria Salome viene accolta come discepola.
153 Le donne dei discepoli al servizio di Gesù.
154 A Cesarea Marittima, discorso ai galeotti e incontro con Claudia Procula.
155 A Cesarea, guarigione di una bambina romana e diverbio sui contatti con i pagani.
156 Annalia, la prima delle vergini consacrate.
157 La nuova missione della donna nel discorso alle discepole a Nazareth.
158 Sul lago di Genezaret con Giovanna di Cusa.
159 Discorso a Gherghesa sulla sincerità nella fede. La risposta sul digiuno ai discepoli del Battista.
VOLUME 03
160 Incontro con Gamaliele sulla strada da Neftali a Giscala.
161 Guarigione del nipote del fariseo Eli di Cafarnao.
162 Le conversioni umane del fariseo Eli e di Simone d’Alfeo.
163 A mensa in casa del fariseo Eli di Cafarnao.
164 Il ritiro sul monte per l’elezione apostolica.
165 L’elezione dei dodici ad apostoli.
166 I miracoli dopo l’elezione apostolica. Prima predica di Simone Zelote e di Giovanni.
167 L’incontro con le romane nel giardino di Giovanna di Cusa
168 Aglae in casa di Maria a Nazareth.
169 Primo discorso della Montagna la missione degli apostoli e dei discepoli.
170 Secondo. discorso della Montagna il dono della Grazia e le beatitudini.
171 Terzo discorso della Montagna i consigli evangelici che perfezionano la Legge.
172 Quarto discorso della Montagna il giuramento, la preghiera, il digiuno. Il vecchio Ismaele e Sara.
173 Quinto discorso della Montagna l’uso delle ricchezze, l’elemosina, la fiducia in Dio.
174 Sesto discorso della Montagna la scelta tra Bene e Male, l’adulterio, il divorzio. L’arrivo importuno di Maria di Magdala.
175 Il lebbroso guarito ai piedi del Monte. Generosità dello scriba Giovanni.
176 Nella sosta del sabato l’ultimo discorso della Montagna amare la volontà di Dio.
177 Guarigione del servo del centurione.
178 Tre uomini che vogliono seguire Gesù.
179 La parabola del seminatore. A Corozim con il nuovo discepolo Elia.
180 Disputa nella cucina di Pietro a Betsaida. Spiegazione della parabola del seminatore. La notizia della seconda cattura del Battista.
181 La parabola del grano e del loglio.
182 Discorso ad alcuni pastori con il piccolo orfano Zaccaria.
183 La guarigione di un uomo ferito in casa di Maria di Magdala.
184 Il piccolo Beniamino di Magdala e due parabole sul regno dei Cieli.
185 La tempesta sedata. Un insegnamento nell’antefatto.
186 I due indemoniati della regione dei Geraseni.
187 Verso Gerusalemme per la Pasqua. Da Tarichea al monte Tabor.
188 A Endor. La spelonca della maga e l’incontro con Felice chiamato poi Giovanni.
189 A Naim. Resurrezione del figlio di una vedova.
190 L’arrivo nella piana di Esdrelon al tramonto del venerdì.
191 Il sabato a Esdrelon. Il piccolo Jabé e la parabola del ricco Epulone.
192 Una predizione a Giacomo d’Alfeo. L’arrivo ad Engannim dopo una sosta a Mageddo.
193 L’arrivo a Sichem dopo due giorni di cammino.
194 La rivelazione al piccolo Jabé durante il cammino da Sichem a Berot.
195 Una lezione di Giovanni di Endor all’Iscariota e l’arrivo a Gerusalemme.
196 Il sabato al Getsemani. Gesù parla della Madre e degli amori di diverse potenze.
197 Nel Tempio con Giuseppe d’Arimatea. L’ora dell’incenso.
198 L’incontro con la Madre a Betania. Jabé cambia il suo nome in Margziam.
199 Dai lebbrosi di Siloan e di Ben Hinnom. Pietro ottiene Margziam per mezzo di Maria.
200 Aglae a colloquio con il Salvatore.
201 L’esame della maggiore età di Margziam.
202 Un rimprovero a Giuda Iscariota e l’arrivo dei contadini di Giocana.
203 La preghiera del "Padre nostro".
204 La fede e l’anima spiegate ai pagani con la parabola dei templi.
205 La parabola del figlio prodigo.
206 Con due parabole sul regno dei Cieli termina la sosta a Betania.
207 Alla grotta di Betlemme la Madre rievoca la nascita di Gesù.
208 Maria Ss. rivede il pastore Elia e con Gesù va da Elisa a Betsur.
209 La fecondata del dolore nel discorso di Gesù presso la casa di Elisa a Betsur.
210 Le inquietudini di Giuda Iscariota durante il cammino verso Ebron.
211 Ritorno ad Ebron, patria del Battista.
212 Un’onda di amore per Gesù, che a Jutta parla dalla casetta di Isacco.
213 A Keriot una profezia di Gesù e l’inizio della predicazione apostolica.
214 La madre di Giuda si confida con la Madre di Gesù, giunta a Keriot con Simone Zelote.
215 L’albergatore di Betginna e la sua figlia lunatica.
216 Le infedeltà dei discepoli nella parabola del soffione.
217 Le spighe colte nel giorno di sabato.
218 L’arrivo ad Ascalona città filistea.
219 I diversi frutti della predicazione degli apostoli nella città di Ascalona.
220 Gli idolatri di Magdalgad e il miracolo sulla partoriente.
221 Le prevenzioni degli apostoli verso i pagani e la parabola del figlio deforme.
222 Un segreto dell’apostolo Giovanni.
223 Una carovana nuziale evita l’assalto dei predoni dopo un discorso di Gesù.
224 Nell’apostolo Giovanni opera l’Amore. L’arrivo a Bètér.
225 Il paralitico della piscina di Betseida e la disputa sulle opere del Figlio di Dio.
VOLUME 04
226 Un buon segno da Maria di Magdala. Morte del vecchio Ismaele.
227 Un episodio incompiuto.
228 In barca verso Betsaida, dove Marziam viene affidato a Porfirea.
229 Discorso ai cittadini di Betsaida sul gesto di carità di Simon Pietro.
230 Guarigione dell’emorroissa e resurrezione della figlia di Giairo.
231 A Cafarnao, Marta parla con Gesù della crisi che tormenta Maria di Magdala.
232 Guarigione di due ciechi e di un muto indemoniato.
233 La parabola della pecorella smarrita, ascoltata anche da Maria di Magdala.
234 A commento di tre episodi sulla conversione di Maria di Magdala.
235 Marta ha avuto dalla sorella Maria la certezza della conversione.
236 La cena in casa di Simone il fariseo e l’assoluzione a Maria di Magdala.
237 La richiesta di operai per la messe e la parabola del tesoro nascosto nel campo. Maria di Magdala è andata da Maria Ss.
238 L’arrivo a Cafarnao, sotto un temporale, di Maria Ss. con Maria di Magdala.
239 Parabola dei pesci e parabola della perla. Il tesoro degli insegnamenti antichi e nuovi.
240 A Betsaida da Porfirea e Marziam, che insegna alla Maddalena la preghiera di Gesù.
241 Vocazione della figlia di Filippo. L’arrivo a Magdala e la parabola della dramma perduta.
242 A Tiberiade con Maria di Magdala. Il romano Crispo e la ricerca della Verità.
243 A Cana nella casa di Susanna. L’aspetto, i modi e là voce di Gesù. Una disputa sulle possessioni.
244 Giovanni ripete un discorso di Gesù sul Creato e sui popoli che attendono la Luce.
245 Un’accusa dei nazareni a Gesù, respinta con la parabola del lebbroso guarito.
246 Un apologo per i cittadini di Nazareth; che restano increduli.
247 Maria Ss. ammaestra la Maddalena sull’orazione mentale.
248 A Betlem di Galilea. Giudizio per un omicidio e parabola delle foreste pietrificate.
249 Maria Ss. ammaestra Giuda Iscariota sul dovere preminente della fedeltà a Dio.
250 Ai discepoli venuti con Isacco la parabola del fango che diviene fiamma. Il sacrificio di Giovanni di Endor.
251 Ai pescatori Siro fenici la parabola del minatore perseverante. Ermasteo di Ascalona.
252 Il ritorno da Tiro. Miracoli e parabola della vite e dell’olmo.
253 Maria d’Alfeo e la maternità spiritualizzata. La Maddalena deve temprarsi soffrendo.
254 L’incontro con Sintica, schiava greca, e l’arrivo a Cesarea Marittima.
255 Malumori degli apostoli. Partenza di Marta e Maria con Sintica. Applicazione della legge sullo schiavo.
256 Presso dei vignaioli, guarigione di un vecchio cieco e parabola sulla speranza.
257 Gesù e Giacomo d’Alfeo in ritiro sul monte Carmelo.
258 La futura missione di Giacomo d’Alfeo, istruito da Gesù sul monte Carmelo.
259 Lezione sulla Chiesa e sui Sacramenti a Giacomo d’Alfeo, che opera un miracolo.
260 Due parabole di Pietro per i contadini della pianura di Esdrelon.
261 Esortazione ai contadini di Doras, passati alle dipendenze di Giocana.
262 Una figlia indesiderata e il ruolo della donna redenta. L’Iscariota chiede l’aiuto di Maria.
263 Guarigione dell’uomo dal braccio atrofizzato.
264 Una giornata di Giuda Iscariota a Nazareth.
265 Istruzioni ai dodici apostoli che iniziano il loro ministero.
266 I discepoli del Battista vogliono accertarsi che Gesù è il Messia. Testimonianza sul Precursore e invettiva contro le città impenitenti. Mt 1,1-27; Lc 7,17-35; 10,13-15.
267 A Corozim, Gesù lavora da falegname per una vedova.
268 Lezione sulla carità con la parabola dei nòccioli. Il giogo di Gesù è leggero.
269 La disputa con scribi e farisei a Cafarnao. L’arrivo della Madre e dei fratelli. Mt 12, 22-50; Mc 3, 20-35; Lc 6, 4345; 8, 19-21; 11, 14-20.
270 La notizia dell’uccisione di Giovanni Battista.
271 Partenza alla volta di Tarichea con gli apostoli rientrati a Cafarnao.
272 Rincarnazione e vita eterna nel dialogo con uno scriba.
273 La prima moltiplicazione dei pani.
274 Gesù cammina sulle acque. La sua prontezza nel soccorrere chi lo invoca.
275 Quattro nuovi discepoli. Discorso sulle opere di misericordia corporale e spirituale.
276 L’uomo avido e la parabola del ricco stolto. Le inquietudini e la vigilanza nei servi di Dio.
277 A Magdala, nei giardini di Maria. L’amore e la correzione tra fratelli.
278 Il perdono e la parabola del servo iniquo. Il mandato a settantadue discepoli. Mt 18,18-35; Lc 10,1-12.
279 Incontro con Lazzaro al campo dei Galilei.
280 Il ritorno dei settantadue. Profezia sui mistici futuri. Lc 10,17-40.
281 Al Tempio nella festa dei Tabernacoli. Le condizioni per seguire Gesù. La parabola dei talenti e la parabola del buon samaritano.
282 La delazione al Sinedrio riguardo ad Ermasteo, a Giovanni di Endor e a Sintica.
283 Sintica parla del suo incontro con la Verità.
284 La casetta donata da Salomon. Quattro apostoli resteranno in Giudea.
285 Lazzaro offre un rifugio per Giovanni di Endor e Sintica. Viaggio lieto verso Gerico senza l’Iscariota.
286 A Ramot con il mercante Alessandro Misace. Lezione a Sintica sul ricordo delle anime.
287 Da Ramot a Gerasa con la carovana del mercante.
288 Discorso ai cittadini di Gerasa e lode di una donna alla Madre di Gesù. Lc 11, 21-23.
289 Il sabato a Gerasa. Lo svago di Marziam e il quesito di Sintica sulla salvezza dei pagani.
290 L’uomo dagli occhi ulcerati. Sosta alla "fonte del Cammelliere". Ancora sul ricordo delle anime.
291 Marziam scopre perché Gesù prega ogni giorno all’ora nona.
292 A Bozra l’insidia di scribi e farisei.
293 Il discorso e i miracoli a Bozra dopo l’irruzione di due farisei. Il dono della fede ad Alessandro Misace.
294 Il ricco obolo lasciato dal mercante. Commiato dalla Madre e dalle discepole.
295 Il discorso e i miracoli ad Arbela, già evangelizzata da Filippo di Giacobbe.
VOLUME 05
296 L’arrivo ad Aera sotto la pioggia e guarigione dei malati in attesa.
297 Con il discorso ad Aera termina il secondo grande viaggio apostolico.
298 Il soccorso agli orfanelli Maria e Mattia e gli insegnamenti che ne derivano.
299 L’affidamento degli orfanelli Maria e Mattia a Giovanna di Cusa.
300 Con scribi e farisei nella casa di Daniele, il risuscitato di Naim.
301 Parabola delle fronti detronizzate e spiegazione della parabola sull’impurità.
302 A Magdala, prima di mandare tutti in famiglia per le Encenie 4 168
303 Gesù dalla Madre a Nazareth.
304 Con Giovanni di Endor, Sintica e Marziam. Maria è Madre e Maestra.
305 Gesù conforta Marziam con la parabola degli uccellini.
306 Anche Simone Zelote arriva a Nazareth. Lezione sui danni dell’ozio.
307 Discussione sul comportamento dei nazareni e lezione sulla tendenza al peccato malgrado la Redenzione.
308 Guarigione del figlio di Simone d’Alfeo. Marziam è il primo dei bambini discepoli.
309 Sacrificio di Marziam per la guarigione di una bambina. Ravvedimento di Simone d’Alfeo.
310 Con Pietro, a Nazareth, Gesù organizza la partenza di Giovanni di Endor e Sintica.
311 La rinuncia di Marziam provoca una lezione sui sacrifici fatti per amore.
312 Gesù comunica a Giovanni di Endor la decisione di mandarlo ad Antiochia. Fine del secondo anno.
313 Preparativi di partenza da Nazareth dopo la visita di Simone d’Alfeo con la famiglia. Nel terzo anno Gesù sarà il Giusto.
314 La cena nella casa di Nazareth e la dolorosa partenza.
315 Il viaggio verso Jiftael e le riflessioni di Giovanni di Endor.
316 L’addio di Gesù a Giovanni di Endor e a Sintica.
317 Isolamento e preghiera di Gesù per la salvezza di Giuda Iscariota.
318 In barca da Tolemaide a Tiro inizia il viaggio degli otto apostoli con Giovanni di Endor e Sintica.
319 Partenza da Tiro sulla nave del cretese Nicomede.
320 Prodigi sulla nave nel mare in tempesta.
321 Sbarco a Seleucia e commiato da Nicomede.
322 Partenza da Seleucia su un carro e arrivo ad Antiochia.
323 La visita ad Antigonio.
324 I discorsi degli otto apostoli prima di ripartire da Antiochia. L’addio a Giovanni di Endor e a Sintica.
325 Gli otto apostoli si riuniscono a Gesù presso Aczib.
326 Una sosta ad Aczib.
327 Ai confini della Fenicia. Discorso sulla uguaglianza dei popoli e parabola del lievito.
328 Ad Alessandroscene, dai fratelli di Ermione.
329 Al mercato di Alessandroscene. La parabola degli operai della vigna. Il milite Aquila.
330 Giacomo e Giovanni di Zebedeo diventano "i figli del tuono". Verso Aczib con il pastore Anna.
331 La fede della donna cananea e altre conquiste. Arrivo ad Aczib.
332 La sofferta separazione di Bartolomeo, che con Filippo si ricongiunge al Maestro.
333 Con dieci apostoli verso Sicaminon.
334 Anche Tommaso e Giuda Iscariota si riuniscono al gruppo apostolico.
335 La falsa amicizia di Ismael ben Fabi e l’idropico guarito in giorno di sabato.
336 A Nazareth con quattro apostoli. L’amore di Tommaso per Maria Ss.
337 Il sabato a Corozim. Parabola sui cuori inlavorabili e guarigione di una donna curva.
338 Giuda Iscariota perde il potere del miracolo. La parabola del coltivatore.
339 Verso Meieron. La notte peccaminosa di Giuda Iscariota.
340 Ravvedimento di Giuda Iscariota e scontro con i rabbi al sepolcro di Hillele.
341 La mano ferita di Gesù. Guarigione di un sordomuto ai confini siro-fenici.
342 A Cédès. Il segno chiesto dai farisei e la profezia di Abacuc.
343 Il lievito dei farisei. Le opinioni sul Figlio dell’uomo. Il primato a Simon Pietro. Mt 16, 5-20; Mc 8,14-21.
344 Incontro con i discepoli a Cesarea di Filippo e spiegazione del segno di Giona.
345 Miracolo al castello di Cesarea Paneade.
346 Primo annuncio della Passione e il rimprovero a Simon Pietro.
347 A Betsaida. Profezia sul martirio di Marziam e degli apostoli. La guarigione di un cieco.
348 Mannaen riferisce su Erode Antipa e da Cafarnao va con Gesù a Nazareth. Svelate le trasfigurazioni, della Vergine.
349 La Trasfigurazione sul monte Tabor e l’epilettico guarito ai piedi del monte. Un commento per i prediletti.
350 Lezione ai discepoli sul potere di vincere i demoni.
351 Il tributo al Tempio pagato con la moneta trovata in bocca al pesce.
352 Un peccatore convertito dalla Maddalena. Parabola per il piccolo Beniamino e lezioni su chi è il più grande, sullo scandalo ai bambini e sull’uso del nome di Gesù.
353 La seconda moltiplicazione dei pani e il miracolo della moltiplicazione della Parola.
354 Il discorso sul Pane del Cielo, nella sinagoga di Cafarnao, e la defezione di molti discepoli.
355 Il nuovo discepolo Nicolai di Antiochia e il secondo annuncio della Passione.
356 Verso Gadara. Le eresie di Giuda Iscariota e le rinunce di Giovanni che vuole solo amare.
357 Giovanni e le colpe di Giuda Iscariota. I farisei e la questione del divorzio.
358 A Pella. Il giovinetto Jaia e la madre di Marco di Giosia.
359 Nella capanna di Mattia presso Jabes Galaad.
360 Il malumore degli apostoli e il riposo in una grotta. L’incontro con Rosa di Gerico.
361 Due innesti che trasformeranno gli apostoli. Maria di Magdala avverte Gesù di un pericolo. Miracolo sul fiume Giordano in piena.
362 Missione e destino delle "voci di Dio". L’incontro con la Madre e con le discepole.
363 A Rama, in casa della sorella di Tommaso. Discorso della porta stretta e apostrofe a Gerusalemme.
VOLUME 06
364 Al Tempio. Preghiera universale e parabola del figlio vero e dei figli bastardi.
365 L’insidia dell’Iscariota all’innocenza di Marziam. Un nuovo discepolo, fratello di latte di Gesù. A Betania, da Lazzaro malato.
366 Verso il Getsemani con Simone Zelote, Marziam e la nuova discepola Anastatica. Lettere da Antiochia.
367 Giovedì avanti Pasqua. Preparativi nel Getsemani.
368 Giovedì avanti Pasqua. La madre di Annalia e altri incontri a Gerusalemme e nel Tempio.
369 Giovedì avanti Pasqua. Parabola della lebbra delle case e altre istruzioni agli apostoli per il tempo futuro.
370 Giovedì avanti Pasqua. Al convito dei poveri nel palazzo di Cusa. Un affronto di Salomè.
371 Giovedì avanti Pasqua. Protezione di Claudia e ricovero nel palazzo di Lazzaro. Lo statuto del Regno.
372 Giorno di Parasceve. Uno scampato pericolo e il coraggio di Maria di Magdala.
373 Giorno di Parasceve. Al Tempio, tra l’odio giudaico e l’amore dei. poveri. Incontro con Niche.
374 Giorno di Parasceve. Per le vie’ di Gerusalemme e nel sobborgo di Ofel.
375 La cena rituale in casa di Lazzaro e il banchetto sacrilego in casa di Samuele.
376 Le opere salvifiche dei giusti. Gli umori di Erode. Un caso grave di corruzione nel Tempio.
377 Parabola dell’acqua e del giunco per Maria di Magdala, che ha scelto la parte migliore.
378 Parabola degli uccelli e predilezione per i fanciulli. Un tranello teso da nemici giudei e un intervento di Claudia Procula.
379 Una premonizione dell’apostolo Giovanni.
380 Gli apostoli esortati ad amare, a conclusione del ritiro sul monte Carit.
381 La parabola del fattore infedele e accorto. Ipocrisia dei farisei e conversione di un esseno.
382 Sosta ristoratrice in casa di Niche, che dovrà sovvenire l’esseno penitente.
383 Discorso presso il guado del Giordano dopo l’atto sfrontato di una meretrice.
384 Il vecchio Anania diventa il custode della casetta di Salomon.
385 Parabola del quadrivio e miracoli presso il paese di Salomon.
386 Verso la sponda occidentale del Giordano.
387 A Galgala. Il mendico Ogla e gli scribi tentatori. Gli apostoli paragonati alle dodici pietre del prodigio di Giosuè.
388 Nei luoghi colpiti dal castigo divino. Raccomandazioni a Giuda Iscariota che andrà a Betania con Simone Zelote.
389 Arrivo ad Engaddi con dieci apostoli.
390 La fede di Abramo d’Engaddi e la parabola del seme di palma.
391 Guarigione del lebbroso Eliseo d’Engaddi.
392 L’ostilità di Masada, città-fortezza.
393 Nella casa di campagna di Maria di Keriot.
394 Parabola delle due volontà e commiato dai cittadini di Keriot.
395 Le due madri infelici di Keriot. Addio alla madre di Giuda.
396 Con i bambini presso Jutta. La mano risanatrice di Gesù.
397 Discorso di commiato ai fedeli di Jutta.
398 Discorso di commiato a Ebron e le illusioni di Giuda Iscariota.
399 Discorso di commiato a Betsur e l’amore materno di Elisa.
400 A Bétèr da Giovanna di Cusa. Conseguenze deleterie di un incontro dell’Iscariota con Claudia.
401 Pietro e Bartolomeo a Bétèr per un grave motivo. Estasi della scrittrice.
402 Giuda Iscariota si sente scoperto nel discorso di commiato a Bétèr.
403 La lezione del silenzio. Simone di Giona in una sua lotta e vittoria spirituale.
404 In cammino verso Emmaus della pianura.
405 Il riposo in un fienile e il discorso presso Emmaus della pianura. Il piccolo Micael.
406 A Joppe. Predica inutile a Giuda di Keriot e dialogo sull’anima con alcuni Gentili.
407 Nelle campagne di Nicodemo. La parabola dei due figli.
408 Nelle campagne di Giuseppe d’Arimatea. Moltiplicazione del grano e potenza della fede.
409 Il dramma familiare del sinedrista Giovanni.
410 Provocazioni di Giuda Iscariota nel gruppo apostolico.
411 Lezioni tratte dalla natura e spigolatura miracolosa per una vecchietta. Come aiutare chi si ravvede.
412 Elogio del giglio delle convalli, simbolo di Maria, e sacrificio di Pietro per il bene di Giuda.
413 Arrivo a Gerusalemme per la Pentecoste e disputa con i dottori nel Tempio.
414 Invettiva contro farisei e dottori al convito in casa del sinedrista Elchia.
415 Breve sosta a Betania.
416 Un mendico samaritano sulla via di Gerico.
417 L’ex-lebbroso Zaccaria e la conversione di Zaccheo, pubblicano che ha fatto fermentare il lievito del Bene.
418 Guarigione del discepolo Giuseppe, ferito al capo e ricoverato nella casetta di Salomon.
419 Guarigioni in un paesello della Decapoli. Parabola dello scultore e delle statue.
420 Guarigione di un indemoniato completo. La vocazione della donna all’amore.
421 L’indemoniato guarito, i farisei e la bestemmia contro lo Spirito Santo.
422 Malumori dell’Iscariota, che provoca la lezione sui doveri e sui servi inutili.
423 Partenza dell’Iscariota, che provoca la lezione sull’amore e sul perdono senza limiti.
424 Pensieri di gloria e di martirio alla vista della costa mediterranea.
425 A Cesarea Marittima. Romani gaudenti e una parabola sull’uso del tempo e della libertà.
426 Con le romane a Cesarea Marittima. Profezia in Virgilio. La giovane schiava salvata.
427 Aurea Galla, istruita da Bartolomeo e poi mandata a Nazareth.
428 Parabola della vigna e del vignaiolo, figure dell’anima e del libero arbitrio.
429 Giuda Iscariota indagatore presso il Maestro.
430 Il nido caduto e lo scriba crudele. La lettera e lo spirito della Legge.
431 Tommaso va a preparare l’incontro di Gesù con i contadini di Giocana.
432 Con i contadini di Giocana, presso Sefori.
VOLUME 07
433 Arrivo a Nazareth. Lodi alla Vergine. Guarigione di Aurea.
434 Lavori manuali a Nazareth e parabola del legno verniciato.
435 Inizio del terzo sabato a Nazareth e arrivo di Pietro con altri apostoli.
436 Svelato il costo della Redenzione ad apostoli e discepole nell’orto di Nazareth.
437 Gesù e la Madre a colloquio.
438 Maria Ss. con Maria d’Alfeo a Tiberiade per farsi cedere Aurea. Un incontro con Giuda Iscariota.
439 Maria Ss. riferisce sulla missione compiuta a Tiberiade. Aurea impara a fare la volontà di Dio.
440 Un altro sabato a Nazareth. Ostinatezza di Giuseppe d’Alfeo.
441 Un dono di Tommaso alla Vergine e partenza da Nazareth. Miracolo su un incendio che diventa il tema di due parabole.
442 Giuda Iscariota a Nazareth da Maria.
443 La morte del nonno di Marziam.
444 Elogio di Marziam. Lezione sull’unico precetto dell’amore, sulla salvezza dei pagani virtuosi e sui meriti dell’Uomo-Dio.
445 A Tiberiade, durante una tempesta, il ritorno dell’Iscariota e due parabole. L’arrivo di Maria Ss., che intercede per Samuele di Ester.
446 Arrivo e accoglienze a Cafarnao.
447 Discorso sulla misericordia nella sinagoga di Cafarnao. Un affronto di Eli il fariseo, minacciato dal centurione.
448 Raduno di barche sul lago e parabola provocata da Pietro, che subisce un giudizio.
449 Il piccolo Alfeo disamato dalla madre.
450 Miracoli nel borgo presso Ippo e guarigione del lebbroso Giovanni.
451 Discorso, nel borgo presso Ippo, sui doveri dei coniugi e dei figli.
452 L’ex-lebbroso Giovanni diventa discepolo. Parabola dei dieci monumenti.
453 Arrivo a Ippo e discorso in favore dei poveri che vengono sanati. Guarigione dello schiavo Aquila.
454 Maria Ss. e il suo amore di fusione con Dio. Ira dell’Iscariota contro il piccolo Alfeo.
455 Affidamento della Chiesa alla maternità di Maria. Discorso, presso Gamala, in favore dei forzati.
456 Commiato da Gamala e arrivo ad Afeca. Monito alla vedova Sara e miracolo nella sua casa.
457 Discorso, ad Afeca, dopo una disputa tra credenti e non credenti. Sara diviene discepola.
458 Una guarigione spirituale a Gherghesa e lezione sull’uso dei doni di Dio. Rientro a Cafarnao.
459 Il perdono a Samuele di Nazareth e lezione sulle cattive amicizie.
460 Farisei a Cafarnao con Giuseppe e Simone d’Alfeo. Gesù non nasconderà alla Madre l’ora del Sacrificio.
461 Un complotto per l’elezione di Gesù a re. Il greco Zenone e la lettera di Sintica con la notizia della morte di Giovanni di Endor.
462 Discorso e guarigioni alle sorgenti termali di Emmaus di Tiberiade.
463 A Tarichea, discorso sulla natura del regno messianico e conversione di una meretrice. Gesù cede ad un invito di Cusa vincendo l’opposizione di Pietro.
464 Nella casa di campagna di Cusa la tentata elezione di Gesù a re. La testimonianza del Prediletto.
465 A Betsaida per un incarico segreto a Porfirea e partenza affrettata da Cafarnao.
466 La sosta presso gli anziani coniugi Giuda e Anna.
467 Parabola della distribuzione delle acque. Perdono condizionato per il contadino Giacobbe. Avvertimenti agli apostoli mentre vanno a Corozim.
468 Un ravvedimento di Giuda Iscariota e gli episodi che illustrano la sua figura.
469 Commiato dai pochi fedeli di Corozim.
470 Lezione sul matrimonio ad una suocera che è scontenta della nuora.
471 Filippo si esalta pensando all’èra messianica. Respinto l’invito ad andare a Giscala, Gesù illustra la nozione del peccato al levita Giuseppe detto Barnaba.
472 La nuova Legge e la richiesta insidiosa di un giudizio su un fatto accaduto a Giscala.
473 Guarigione di un bambino cieco di Sidone e un insegnamento per le mogli di oggi.
474 Una visione che si perde in un rapimento d’amore.
475 Un sospetto di Pietro e digressione sugli ebrei. La pietà di Abele di Betlemme per i propri nemici.
476 Lezione sul modo di curare le anime e il perdono ai due peccatori divenuti lebbrosi.
477 A colloquio con la Madre nel bosco di Matatia. Le sofferenze morali di Gesù e di Maria.
478 A colloquio con Giuseppe e Simone d’Alfeo che vanno alla festa dei Tabernacoli.
479 Con Giovanni presso la torre di Jezrael in attesa dei contadini di Giocana.
480 Partenza da Jezrael dopo la visita notturna dei contadini di Giocana.
481 Arrivo ad Engannim. Macchinazioni di Giuda Iscariota per sventare un’insidia.
482 In cammino con un pastore samaritano la cui fede viene premiata.
483 Gli apostoli discutono sull’odio déi giudei. I dieci lebbrosi guariti in Samaria.
484 Sosta obbligata presso Efraim e parabola della melagrana.
485 L’arrivo con gli apostoli a Betania, dove sono già alcuni discepoli con Marziam. Astuzie dell’Iscariota.
486 Al Tempio per la festa dei Tabernacoli. Discorso sulla natura del Regno.
487 Al Tempio per la festa dei Tabernacoli. Discorso sulla natura del Cristo.
488 Al Tempio per la festa dei Tabernacoli. Partenza segreta per Nobe dopo la preghiera.
489 A Nobe. Parabola del re incompreso dai sudditi e miracolo sul vento.
490 Al campo dei Galilei con i cugini apostoli. Dubbi sull’Iscariota e conversione del levita Zaccaria.
491 Al Tempio nell’ultimo giorno della festa dei Tabernacoli. Discorso sull’Acqua viva.
492 A Betania viene ricordato Giovanni di Éndor.
493 Discorso presso la fonte di En Rogel, che fu luogo di sosta dei tre Savi.
494 La donna adultera e l’ipocrisia dei suoi accusatori. Vari insegnamenti.
495 Lezione sulla misericordia in risposta alle obiezioni sul perdono all’adultera. Congedo ai discepoli sulla via di Betania.
496 Turbamento improvviso di Giuda Iscariota durante una sosta nella casetta di Salomon.
497 Un’ora di sconforto di Simon Pietro.
498 Esortazione al Taddeo e a Giacomo di Zebedeo a seguito di un diverbio con l’Iscariota.
499 Fuga da Esebon e incontro con un mercante di Petra.
500 Riflessioni di Bartolomeo e Giovanni dopo un ritiro sul monte Nebo.
VOLUME 08
501 Parabola dei figli lontani. Guarigione dei due figli ciechi dell’uomo di Petra.
502 Altro sconforto di Pietro e lezione sulle possessioni, sia divine che diaboliche.
503 Gli apostoli indagano sul Traditore. Un sadduceo e l’infelice moglie di un negromante. Saper distinguere il soprannaturale dall’occulto.
504 Marziam preparato al distacco. Ritorno al villaggio di Salomon e morte di Anania.
505 Nel Tempio, una grazia ottenuta con la preghiera incessante e la parabola del giudice e della vedova.
506 Nel Tempio, il contestato discorso che rivela in Gesù la Luce del mondo.
507 La grande disputa con i Giudei e fuga dal Tempio con l’aiuto del levita Zaccaria.
508 Giovanni sarà la luce del Cristo fino alla fine dei tempi. Il piccolo Marziale-Manasse accolto da Giuseppe di Sefori.
509 Il vecchio sacerdote Matan, accolto con gli apostoli e i discepoli fuggiti dal Tempio. Il piccolo Marziale e la nuova circoncisione.
510 La guarigione di un cieco nato, provocata da una manovra di Giuda Iscariota.
511 In casa di Giovanni di Nobe, ancora una lode alla Corredentrice. Menzogne di Giuda Iscariota.
512 Profezia dinanzi ad un paese distrutto.
513 A Emmaus Montana, una parabola sulla vera sapienza e un monito ad Israele.
514 Consigli sulla santità ad un giovane indeciso. Rimprovero ai cittadini di Beteron dopo la guarigione di un romano e di una giudea.
515 Le ragioni del dolore salvifico di Gesù. Elogio dell’ubbidienza e lezione sull’umiltà.
516 A Gabaon, miracolo del mutolino ed elogio della sapienza come amore a Dio.
517 Verso Nobe, resipiscenza di Giuda Iscariota dopo una discussione.
518 A Gerusalemme, l’incontro con il cieco guarito e il discorso che rivela in Gesù il buon Pastore.
519 Inspiegabile assenza di Giuda Iscariota e sosta a Betania, da Lazzaro che non è lebbroso.
520 Discorsi sull’Iscariota assente e arrivo a Tecua con il vecchio Elianna.
521 A Tecua, commiato dai cittadini e dal vecchio Elianna, il primo dei perseguitati per causa di Gesù.
522 Arrivo a Gerico. L’amore terreno della folla e l’amore soprannaturale del convertito Zaccheo.
523 A Gerico. La richiesta a Gesù di giudicare su una donna. La parabola del fariseo e del pubblicano dopo un paragone tra peccatori e malati.
524 A Gerico. In casa di Zaccheo con i peccatori convertiti.
525 Profezie di Sabea di Betlechi e giudizio su di lei.
526 Guarigioni presso il guado di Betabara è discorso nel ricordo di Giovanni Battista.
527 Ignoranze e tentazioni nella natura umana del Cristo.
528 A Nobe, il conforto materno di Elisa e il ritorno inquietante di Giuda Iscariota.
529 Ammaestramenti agli apostoli mentre fanno lavori manuali in casa di Giovanni di Nobe.
530 Un’altra notte di peccato di Giuda Iscariota.
531 A Nobe, malati e pellegrini da ogni regione. Valeria e il divorzio. Guarigione del piccolo Levi.
532 Preparativi per le Encenie. Una prostituta mandata a tentare Gesù, che lascia Nobe.
533 Verso Gerusalemme con Giuda Iscariota, che sembra prendere una decisione.
534 Ammaestramenti e guarigioni nella sinagoga dei liberti romani. Un mandato per i Gentili.
535 Giuda Iscariota chiamato a riferire in casa di Caifa.
536 Guarigione di sette lebbrosi e arrivo a Betania con gli apostoli riuniti. Marta e Maria preparate da Gesù alla morte di Lazzaro.
537 Al Tempio nella festa della Dedicazione, Gesù si manifesta ai Giudei, che tentano di lapidarlo.
538 Gesù orante nella grotta della Natività, contemplato dai discepoli ex-pastori.
539 La perfezione spiegata a Giovanni di Zebedeo che si è accusato di colpe inesistenti.
540 Giovanni sarà "figlio" per la Madre di Gesù. Incontro con Mannaen e lezione sull’amore per gli animali. Conclusione del terzo anno.
541 Giudei in visita a Betania.
542 I giudei nella casa di Lazzaro.
543 Marta manda un servo a chiamare il Maestro.
544 Delirio e morte di Lazzaro.
545 Il servo di Betania riferisce a Gesù il messaggio di Marta. Predizione a Simon Pietro su Roma cristiana.
546 Il giorno dei funerali di Lazzaro.
547 Gesù decide di andare a Betania.
548 La risurrezione di Lazzaro.
549 Seduta del Sinedrio e udienza da Pilato.
550 Euforia tra gli apostoli. Missione d’amore per Lazzaro e di contemplazione assoluta per la sorella Maria. Gesù deve fuggire in Samaria.
551 Gli apostoli informati, dopo una sosta da Niche, del bando emesso dal Sinedrio. L’arrivo ai confini della Giudea.
552 Preparativi e accoglienze ad Efraim.
553 Inizio del sabato ad Efraim. I ladroni dell’Adomin e il soccorso a tre bambini.
554 Il sabato ad Efraim, su un’isoletta nel torrente. Il peccato originale spiegato in parabola ai tre bambini.
555 Lezione notturna a Simon Pietro sull’esame dei peccati e sul dolore dei buoni e degli innocenti.
VOLUME 09
556 Un altro sabato ad Efraim. Discorso ai samaritani sul vero Tempio e sul tempo nuovo.
557 L’arrivo, da Sichem, dei parenti dei tre fanciulli strappati ai ladroni.
558 Con la comitiva che fa ritorno a Sichem. Parabola della goccia che scava il masso.
559 Ad Efraim, pellegrini dalla Decapoli e missione segreta di Mannaen.
560 Colloquio nella notte, presso Gofenà, con Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo e Mannaen.
561 Il saforim Samuele, da sicario a discepolo.
562 Dicerie a Nazaret.
563 Falsi discepoli a Sichem. Risanato ad Efraim lo schiavo muto di Claudia Procula.
564 L’uomo di Jabnia e la fine di Ermasteo. Rimprovero ai samaritani che mancano di carità.
565 Samuele turbato da Giuda Iscariota, che non comprende la natura del dolore salvifico. Il modello delle api per gli operai di Dio.
566 Ad Efraim, il giorno dell’arrivo della Madre con Lazzaro e le discepole. Il carattere di Pilato.
567 Parabola della stoffa strappata e miracolo su una partoriente. Lungo discorso a Giuda di Keriot sorpreso a rubare.
568 Inizio del viaggio per la Samaria partendo da Efraim alla volta di Silo.
569 A Silo, la parabola dei cattivi consiglieri.
570 A Lebona, la parabola dei mal consigliati.
571 Arrivo a Sichem e accoglienze.
572 A Sichem, l’ultima parabola sui consigli dati e ricevuti.
573 Partenza per Enon dopo un battibecco tra l’Iscariota ed Elisa, che restano a Sichem.
574 Andando da Enon a Tersa; Gesù riscatta e accoglie un pastorello dopo aver dato la cecità ad un crudele e la vista ad un cieco.
575 Cattive accoglienze a Tersa. Estremo. tentativo di redimere Giuda Iscariota.
576 Verso Doco l’incontro con il giovane ricco.
577 Terzo annuncio della Passione. Maria d’Alfeo rievoca la figura di Giuseppe. L’insensata richiesta dei figli di Zebedeo.
578 Incontro con discepoli e uomini di valore condotti da Mannaen. Arrivo a Gerico.
579 Sconosciuti giudei riferiscono sulle accuse raccolte dal Sinedrio. Allegoria per Gerusalemme.
580 Delazioni dell’Iscariota e profezie su Israele. Miracoli sulla via da Gerico a Betania.
581 A Betania nella casa di Lazzaro.
582 Vigilia del sabato avanti l’entrata in Gerusalemme. Offerta estrema per la salvezza di Giuda Iscariota.
583 Vigilia del sabato avanti l’entrata in Gerusalemme. Commiato alle discepole. L’infelice nipote di Nahum.
584 Il sabato avanti l’entrata in Gerusalemme. Parabola dei due lumi e parabola vivente del piccolo deforme risanato. Il dolore nel futuro dell’Umanità.
585 Il sabato avanti l’entrata in Gerusalemme. Giudei e pellegrini a Betania. Il Sinedrio ha deciso.
586 Il sabato avanti l’entrata in Gerusalemme. La cena di Betania. Giuda di Keriot ha deciso.
587 L’addio a Lazzaro.
588 Giuda Iscariota dai Capi del Sinedrio.
589 Da Betania a Gerusalemme, predisponendo gli apostoli alla Passione imminente.
590 Il pianto su Gerusalemme e l’entrata trionfale nella Città santa. Morte di Annalia. Mt 21,1-17; Mc 11,1-11.
591 La sera al Getsemani. Gli apostoli richiamati alla realtà dopo l’ebbrezza del trionfo.
592 Lunedì santo. Conforto alla madre di Annalia e incontro con il milite Vitale. Il fico sterile e la parabola dei vignaioli perfidi. Le domande sull’autorità di Gesù e sul battesimo di Giovanni. Mt 21,18-19.23-27.33-46; Me 11,1214.
593 Lunedì notte al Getsemani con gli apostoli.
594 Martedì santo. Lezioni dal fico seccato. I quesiti sul tributo a Cesare e sulla risurrezione.
595 Martedì notte al Getsemani con gli apostoli.
596 Mercoledì santo. Il maggiore dei comandamenti, l’obolo della vedova, l’invettiva contro scribi e farisei. Pausa di riposo con la Madre e le discepole. L’edificazione della Chiesa e i tempi ultimi.
597 Mercoledì notte al Getsemani con gli apostoli.
598 Giovedì santo. Preparativi per la Cena pasquale. La voce del Padre. Il segno convenuto con il Traditore. L’ossequio di persone ragguardevoli.
599 L’arrivo al Cenacolo e l’addio di Gesù alla Madre.
600 L’ultima Cena pasquale.
VOLUME 10
601 Introduzione.
602 Verso il Getsemani con undici apostoli. L’agonia spirituale e la cattura.
603 Riflessioni sull’agonia nel Getsemani e premessa agli altri dolori della Passione.
604 I processi e il rinnegamento di Pietro. Considerazioni su Pilato. Mt 26, 57-75; 27, 1-2.
605 Disperazione e suicidio di Giuda Iscariota. Avrebbe ancora potuto salvarsi se si fosse pentito.
606 Gesù e Maria sono l’antitesi di Adamo ed Eva. Giuda Iscariota è il nuovo Caino. La vera evoluzione dell’uomo è quella del suo spirito.
607 Giovanni va a prendere la Madre.
608 La via dolorosa dal Pretorio al Calvario.
609 La crocifissione, la morte e la deposizione dalla croce.
610 Angoscia di Maria al Sepolcro e unzione del Corpo di Gesù.
611 La chiusura del Sepolcro e il ritorno al Cenacolo.
612 La notte del Venerdì Santo. Lamento della Vergine. Il velo di Niche e la preparazione degli unguenti.
613 Riflessioni sulla Passione di Gesù e di Maria e sulla Con-passione di Giovanni.
614 Il giorno del Sabato Santo.
615 La notte del Sabato Santo.
616 Il mattino della Risurrezione. Preghiera di Maria.
617 La Risurrezione.
618 Gesù risorto appare alla Madre.
619 Le pie donne al Sepolcro.
620 Considerazioni sulla Risurrezione.
621 Apparizione a Lazzaro.
622 Apparizione a Giovanna di Cusa.
623 Apparizione a Giuseppe d’Arimatea, a Nicodemo e a Mannaen.
624 Apparizione ai pastori.
625 Apparizione ai discepoli di Emmaus.
626 Venuta dei pagani e accenni ad altre apparizioni.
627 Apparizione agli apostoli nel Cenacolo.
628 Il ritorno di Tommaso e la sua incredulità.
629 Apparizione agli apostoli con Tommaso. Discorso sulla dignità del sacerdozio e sui sacerdoti futuri.
630 Gli apostoli mandati al Getsemani. Meditazioni sulla preghiera del "Padre nostro".
631 Gli apostoli mandati sul Golgota e il loro ritorno al Cenacolo.
632 Apparizioni a varie persone in luoghi diversi.
633 Apparizione sulle rive del lago e conferimento del mandato a Pietro.
634 Ammaestramenti agli apostoli e a numerosi discepoli sul monte Tabor. Marziam consolato.
635 Lezione sui Sacramenti e predizioni sulla Chiesa.
636 La Pasqua supplementare.
637 Addio alla Madre prima di ascendere al Padre. Tutto noi abbiamo per Maria.
638 Ultimi ammaestramenti nel Getsemani e commiato. Ascensione di Gesù al Padre. Mt 28,18-20; Mc 16,15-16.
639 L’elezione di Mattia.
640 La discesa dello Spirito Santo. Fine del ciclo messianico.
641 Pietro celebra l’Eucarestia in una riunione dei primi cristiani.
642 Maria Ss. prenderà dimora al Getsemani con Giovanni, che le predice l’Assunzione.
643 Maria Ss. con Giovanni nei luoghi della Passione.
644 Istituzione della "domenica". Graduale conversione di Gamaliele. Le due sindoni.
645 Il processo a Stefano e la sua lapidazione. Le opposte vie di Saulo e di Gamaliele alla santità.
646 Sepoltura di Stefano e inizio della persecuzione.
647 Gamaliele si fa cristiano.
648 Pietro si congeda da Maria Ss. dopo un colloquio con Giovanni.
649 Transito beato di Maria Ss.
650 Assunzione gloriosa di Maria Ss.
651 Riflessioni sul Transito di Maria Ss., sulla sua Assunzione e sulla sua Regalità.
652 Commiato all’Opera.
Breve introduzione all’evangelo
Maria Valtorta era una mistica, vissuta dal 1897 al 1961. Riferiva di aver avuto molte visioni - soprattutto dal 1944 al 1947 - della vita di Gesù - che la definiva "il mio piccolo Giovanni" poiché la incaricava di preparare l’umanità alla fine del mondo - oltre a messaggi, anche della Madonna e ne fece il resoconto nel libro L’Evangelo come mi è stato rivelato.
Esso appare perfettamente in linea con i vangeli tradizionali; è solo molto più ampio. Non vale, perciò, la scusa che la rivelazione si è conclusa duemila anni fa.
Tale affermazione riecheggia piuttosto quella dei farisei che dicevano di essere figli di Abramo per respingere Gesù, che li invitava alla conversione.
Fino alla seconda guerra mondiale era accettabile - per via del diffuso analfabetismo e della durata dell’orario di lavoro - che la gente conoscesse solo quelle poche decine di pagine - se fossero stampate su fogli di formato A4, cioè della comune carta da stampante, di cm. 21 x 29,7 - che contengono i quattro vangeli tradizionali.
Il vangelo rivelato alla Valtorta corrisponde, probabilmente, a oltre duemiladuecento pagine intere formato A4.
Oggi che si passa tanto tempo in chiacchiere o davanti al televisore è doveroso e saggio per i credenti informarsi molto meglio sulla volontà di Dio e conoscere molti altri episodi del vangelo che non erano stati mai rivelati al grande pubblico e che col tempo con la trasmissione orale (tradizione) si sono perfino alterati.
A questo fa pensare l’affermazione di Gesù laddove parla dei messaggi suddetti.
Certamente sarebbe raccomandabile leggerne integralmente i seicentocinquantadue capitoli attraverso internet all’indirizzo
http://www.scrittivaltorta.altervista.org/per_volume.htm
o attraverso i libri originali.
Altrimenti, si potrà conoscerne una sintesi con questo libro.
Ciò gioverà a procurarsi sani stimoli alla vita cristiana e anche a guardarsi dai falsi teologi, dediti a stravolgere il vangelo e a insegnare agli uomini la volontà del Diavolo, anziché quella di Dio.
Tali teologi sono purtroppo aiutati a diffondere le loro imposture da editori che si spacciano per cattolici. Perciò, bisogna diffidare anche di costoro e delle loro pubblicazioni.
Oltre i due terzi dei cristiani vanno all’inferno!
Il 24 settembre 1943 Gesù disse alla Valtorta che "i Cieli fremono per il pianto del Redentore che vede la rovina dei due terzi del mondo dei cristiani. E dire i due terzi è ancora poco." (da I quaderni del 1943).
Ciò è già sconvolgente sul piano individuale ma comporta conseguenze ancora più spaventevoli riguardo alla possibilità di ritrovare lassù le persone care.
Infatti, con riferimento alle famiglie di quattro persone, nell’ipotesi che si salvi una persona su tre, secondo il calcolo delle probabilità solo centoventiquattro famiglie su diecimila si ritroveranno al completo in paradiso, mentre millenovecento settantacinque si ritroveranno all’inferno. Se poi si suppone che si salvino tre persone su dieci, si ottiene che solo ottantuno famiglie si ritroveranno in Cielo e duemila quattrocento e una laggiù.
Se ci rassicuriamo pensando che anche gli altri si comportano come noi, dovremmo ricordare che a Sodoma e Gomorra tutti si comportavano male e tuttavia Dio non concesse loro l’amnistia, ma li distrusse tutti, salvo Lot e le sue due figlie che si misero in salvo senza neanche voltarsi indietro.
Se, poi, ci sentiamo tranquilli pensando che non abbiamo derubato né ucciso nessuno, dobbiamo ricordare che i comandamenti di Dio non sono solo due ma dieci.
Per di più Dio è più rigoroso di noi e considera peccato mortale azioni considerate innocenti da molti, ad esempio l’adulterio.
Inoltre, a giudicare dal capitolo 25 del vangelo di San Matteo o dal capitolo 596 di questo Evangelo, perfino i peccati di omissione possono condurre alla dannazione eterna. Infatti, vi si legge: "Andate via da Me, maledetti… poiché ebbi fame e non mi deste da mangiare…"
Dio è pronto ad accogliere lassù anche chi avesse commesso la strage degli innocenti, a patto, però, che egli si penta sinceramente in questa vita, cambiando il suo modo di pensare e di vivere, e non limitandosi a confessarsi e a recitare un atto di dolore.
È, dunque, saggio non prendere alla leggera la faccenda della salvezza nostra e quella dei nostri cari e mettere, piuttosto, da parte parole crociate, spettacoli e libri diseducativi per leggere il vangelo, pregare, fare sacrifici e dare il buon esempio oltre a consigli e ammonimenti ai nostri cari, per ritrovarli a suo tempo lassù.
D’altra parte, è desiderio di Gesù che i cristiani non siano divisi tra loro. Già non erano giustificabili coloro che si separarono da quella che il Signore definisce la Sua vera unica Chiesa (volume 4 capitolo 259 e volume 10 capitolo 635), quella cattolica romana, poiché Lui stesso aveva perdonato a Pietro i suoi rinnegamenti.
Ancora meno lo sono a distanza di parecchi secoli i protestanti e di un millennio gli ortodossi. Inoltre, Gesù ha affermato che il Limbo durerà fino alla fine del mondo, che in esso vanno i pagani giusti e che i cristiani scismatici che si riuniscono alla Chiesa cattolica devono essere ribattezzati (volume 4 capitolo 259).
Ciò dovrebbe significare che i loro sacramenti non valgono davanti a Dio e che, quindi, andranno al Limbo anche quei pochi ortodossi e protestanti che si salvano e che probabilmente sono ancora meno numerosi dei cattolici.
Ancora più lontani da Dio, in generale, sono i calvinisti - e, quindi, i presbiteriani, i puritani e gli ugonotti - i quali sono anche dei bestemmiatori poiché la teoria della predestinazione, che essi professano, è un’ingiuria a Dio (volume 06 capitolo 381).
Un’ultima osservazione: probabilmente la Chiesa fa male nel consolare incondizionatamente le famiglie in lutto - col pensiero che ritroveranno lassù la persona morta - poiché in tal modo illude la gente che Dio sia indulgente. Gesù, infatti, non prometteva il Cielo a tutti, ma - perfino ai bambini - solo a quelli che saranno stati buoni (volume 01, capitolo 050).
Dio esiste?
Si dice che non è possibile dimostrare scientificamente l’esistenza di Dio, però ve ne sono buoni indizi.
1) In generale. la gente crede nella storia. Ebbene, la Sacra Bibbia è in buona misura la storia degli antichi Ebrei.
Quando essi si comportavano bene, vivevano liberi e in pace, ma quando prendevano una cattiva strada, Dio li ammoniva tramite i suoi profeti, minacciava loro guerre, pestilenze, schiavitù e carestie che poi si avveravano puntualmente.
2) Gli apostoli hanno testimoniato con la loro vita e il loro martirio che essi dicevano la verità quando raccontavano le opere, gli insegnamenti e i miracoli - e quindi la straordinarietà di Gesù.
Si mandano le persone in galera o a morte sulla base di testimonianze che magari sono rese da testimoni corrotti o minacciati. Allora è ragionevole non credere agli apostoli di Gesù che hanno accettato il martirio a conferma della loro testimonianza a favore del vangelo?
3) Quando condannarono a morte Gesù, i capi degli Ebrei persuasero il riluttante governatore romano Ponzio Pilato ad assecondarli dicendogli: "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli".
Il castigo subìto dal popolo ebraico nel corso di due millenni mostra che Dio li ha presi sul serio e da allora in poi essi non hanno avuto più pace.
Pochi decenni dopo la morte di Gesù, infatti, gli Ebrei rischiarono di essere sterminati dai Romani e i superstiti dovettero disperdersi nel mondo e vivere senza più una Patria.
Infine, nel secolo scorso, anche i Nazisti, con la collaborazione dei fascisti, tentarono di nuovo di sterminarli, uccidendone sei milioni nei loro forni crematori.
Alcuni affermano di non credere in Dio perché, secondo loro, non ha fatto le cose giuste. A costoro si potrebbe obiettare, tra l’altro, che sono gli uomini a essere ingiusti, facendo cattivo uso del loro libero arbitrio e della loro intelligenza e che Dio ha a disposizione un’eternità per ricompensare chi ha subito le ingiustizie e per castigare molto salatamente chi le ha commesse (volume 2, capitolo 110).
Perché pregare?
La preghiera può sembrare a molti una perdita di tempo o un voler delegare a Qualcun altro i propri compiti.
In realtà in numerose situazioni l’uomo non può fare nulla: terremoti, alluvioni e carestie sono fenomeni naturali che di quando in quando ci ricordano quanto siamo deboli.
L’uomo non può nulla neanche contro la volontà malvagia di altre persone, non può costringere altri ad amarlo e a fargli solo del bene. Il terrorismo è uno degli esempi più forti di tale realtà.
D’altra parte, non è padrone neanche della propria volontà. San Paolo apostolo in una delle sue epistole afferma: "Faccio il male che non voglio e non faccio il bene che vorrei", riconoscendo che in noi sono presenti sentimenti contrapposti e spesso non riusciamo a seguire quelli che riteniamo più giusti.
In conclusione, dovremmo ridimensionare l’idea che abbiamo di noi stessi e ammettere il bisogno di un aiuto superiore anche per riuscire a comportarci bene.
La preghiera ben fatta ci fornisce stimoli e forza, ci ricorda le promesse di Dio e ci aiuta a seguire la buona strada.
Può essere utile leggere il capitolo 630 del decimo volume in cui Gesù mostra che cosa ci dovrebbe far pensare la preghiera del Padre Nostro.
Gesù ha detto che se le persone sapessero riflettere, si sforzerebbero di essere buone per piegare la Bontà (divina) in loro favore. Invece è sempre l’egoismo che le domina, perciò preghiere, sacramenti e sacramentali, resi impuri dall’egoismo non hanno potere contro Lucifero che sconvolge il mondo.
Se osserverete i miei comandamenti, avrete prosperità e pace
Nella Bibbia, più precisamente nel Levitico, precisamente nel capitolo 26, 3-22 si può leggere:
"
Se camminerete secondo le mie leggi e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, io vi darò le piogge nelle loro giuste stagioni, la terra produrrà le sue messi e gli alberi dei campi daranno i loro frutti…
La mietitura durerà fino alla vendemmia e la vendemmia fino alla semina; mangerete pane a sazietà e abiterete tranquilli le vostre terre.
Vi sarà pace nel paese e dormirete senza nessuno che vi spaventi; farò sparire le bestie nocive dal paese e spada nemica non attraverserà le vostre contrade.
Inseguirete i vostri nemici e periranno di spada davanti a voi. Cento di voi ne metteranno in fuga diecimila e i vostri nemici cadranno di spada davanti a voi.
Ma se voi non mi obbedite e non praticate tutti questi miei comandamenti, se disprezzate le mie leggi … invano seminerete la vostra semente, perché se la mangeranno i vostri nemici… Volgerò la mia faccia contro di voi e sarete sconfitti dai vostri nemici… La vostra forza si consumerà invano, perché la terra non darà la messe, né gli alberi della campagna i loro frutti.
"
Oggi noi accusiamo l’inquinamento come causa delle alluvioni e della siccità, ma alla luce della Sacra Scrittura è piuttosto l’inquinamento morale e l’allontanamento da Dio a produrre i disastri ambientali.
Infatti, ai tempi del re Acab le industrie non esistevano e le foreste non erano state ridotte ai minimi termini come ai nostri giorni, eppure nel paese d’Israele ci fu una grande siccità minacciata dal profeta Elia a quel re che aveva ripudiato Dio e preferiva adorare Baal imitando la sua consorte pagana Gezabel (I Re, 16, 29 - 34, 17, 1 - ss) .
Allo stesso tempo dovremmo accusare il nostro allontanamento da Dio per il terrorismo e per il rischio di guerre e, conseguentemente, rimetterci sulla buona strada - come ci invita a fare la Madonna di Medjugorje che ci raccomanda di pregare e digiunare a pane acqua il mercoledì e il venerdì - piuttosto che preferire il ricorso alle armi.
Alcune affermazioni di Gesù riferite da Maria Valtorta
In altre sue opere Maria Valtorta ha riferito altre affermazioni di Gesù:
- Le due bestie al servizio di Satana sono la Potenza umana e la Scienza umana.
Alcuni scelgono, come Esaù, un piatto di lenticchie, piuttosto che di essere figli di Dio, o almeno uomini (con l’osservanza dei dieci comandamenti), non sentendosi di diventare angeli (con l’osservanza dei consigli evangelici).
- Una colpa nasce dall’altra, la guerra nasce dall’odio, non da frontiere ingiuste e altri pretesti.
- Solo la dottrina di Gesù (amatevi gli uni gli altri come fratelli) è solida. Chi si appoggia a essa non crolla, poiché essa procura alleanza con Dio sulla terra e il possesso di Dio nell’eternità.
Invece le dottrine umane (N.d.A.: suppongo le dottrine politiche, le ideologie, le dottrine economiche, le filosofie, ecc.) sono come la mitica statua con alcune parti di metallo e i piedi di fango e nel loro crollo trascinano alla rovina chi si appoggia a loro.
- L’evoluzione dell’umanità sarebbe verso il meglio se essa seguisse i comandamenti di Dio. In realtà gli uomini seguono il demonio e il risultato è che l’umanità evolve verso il peggio e passerà da un orrore a un orrore maggiore, (sia pure attraverso alti e bassi seguendo una spirale e ripetendo ciclicamente i medesimi errori, poiché gli uomini non riflettono).
Sicché, più si andrà avanti e più gli uomini - buoni e cattivi - invocheranno la fine del mondo.
- Se anche solo per un quarto i cristiani fossero veramente credenti, riuscirebbero a neutralizzare gli sforzi di Satana.
- E’ necessario amare per non essere iniqui ed è necessario non essere iniqui per possedere l’amore. Se cominciassimo ad amare, poi tutto progredirebbe da sé (I quaderni del 1943 pagine 294-296).
- Tutte le Nazioni hanno un angelo protettore, ma anche un demonio che riesce a fare più dell’angelo perché trova il terreno propizio.
Al contrario l’angelo avrebbe bisogno di essere aiutato da animi che vivono nel Bene e per il Bene (I Quaderni del 1943:pagine 182-183).
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